Il dolore causato da un lutto può essere talmente intenso da offuscare le capacità di una persona e allora diventa difficile anche trovare le parole giuste per esprimere ciò che si sente. Tuttavia la scrittura può avere una funzione terapeutica ed è per questo motivo che mi accingo a scrivere un ricordo del prof. Leonardo Morlino, scomparso ieri, che fra pochi giorni avrebbe compiuto 78 anni.
Politologo di chiara fama, originario di Potenza, allievo di Giovanni Sartori, si laureò a Napoli ed insegnò al “Cesare Alfieri” di Firenze ed alla LUISS “Guido Carli” di Roma, di cui fu anche Vicerettore e Professore Emerito. Ma i suoi studi e la sua ricerca lo portarono anche all’estero, da Parigi a Madrid, da Stanford a Yale.
Elencare i suoi titoli e le sue pubblicazioni renderebbe questo articolo interminabile e forse rischierebbe di restituire un’immagine solo parziale di quest’uomo le cui qualità ed i cui meriti sono stati ancor più numerosi dei suoi traguardi accademici e professionali.
Nonostante il suo ricco curriculum, il prof. Morlino era una persona tutt’altro che altezzosa o boriosa, che, al contrario, si distingueva per i suoi modi garbati e pacati. Attento ascoltatore dei suoi interlocutori, proprio lui che avrebbe avuto così tanto da esprimere, rispettava sempre il principio dell’audi alteram partem. Analitico e profondo osservatore, con quel suo sguardo vivace e acuto, mai sprezzante o giudicante, riusciva a cogliere con eleganza e raffinatezza di pensiero tutte le sfaccettature di ogni questione.
Volendo concentrare tutto questo in un’unica parola, credo che il termine “understatement” potrebbe riassumere la sua personalità sobria e discreta, lontana dall’ostentazione così come un avverbio da lui spesso usato, “sommessamente”, che racchiude tutta l’umiltà di chi ben sa che nella vita non si finisce mai di imparare.
A sua moglie Emilia, a cui Leonardo ha sempre riconosciuto con profonda gratitudine il merito di essere stata complice dei suoi successi, e alle amate figlie, Elisabetta ed Irene, giungano le mie condoglianze, anche a nome della Direzione e della Redazione del Leo Magazine.