L’artista americano Ben Huggerty, meglio conosciuto come Macklemore, ha lasciato i suoi fans, che non hanno mai smesso di ballare, esausti ed emozionati dopo il concerto di sabato 22 Luglio, sul palco del Lucca Summer Festival.
Il repertorio si è basato soprattutto sugli ultimi due album (“
The Heist” e “The Unruly Mess I’ve Made”) del duo americano composto dal rapper e dal suo produttore e dj Ryan Lewis. Come affermato da Macklemore più volte durante i suoi concerti, tra i due si è instaurato un rapporto di fratellanza più che di collaborazione professionale.

Palco e set molto semplici: oltre al duo a completare la parte musicale c’è Josh “Budo” Park che suona la tromba e il basso; mentre i ballerini sono solo cinque, tra cui tre street dancer. Dopo la prima canzone, Ten Thousand Hours, il rapper si è visibilmente emozionato per i calorosi applausi ed esultazioni della folla, affermando, non per la prima volta, di amare l’Italia.
Ha seguito con “Trift Shop” la hit che lo ha portato al successo e con la quale il pubblico si è iniziato a scaldare. Dopo l’ironica “Brad Pitt’s Cousin” con tanto di gattini e meme a farle da sfondo sullo schermo, sono seguite una serie di canzoni che sono le più caratteristiche del rapper per i loro temi particolari. La sequenza è stata aperta da “Wings”, che parla della civiltà consumistica del XXI secolo. Si passa poi alle critiche alla politica americana con la didascalica “Fuck Donald Trump”, e al tema dell’amore universale con “Same Love” introdotta da un appello per spronare a valutare le persone in base al loro cuore e non all’orientamento sessuale o al colore della pelle. A terminare la serie è il brano “Drug Dealer”, uno spacco della vita del cantante e dei problemi avuti con la droga.

La scaletta è proseguita con “Glorious”, “White Walls” e “Can’t Hold Us” alla fine della quale il rapper si è letteralmente lanciato tra le braccia dei fans finche non è dovuta intervenire la security per recuperarlo.
Per il finale sono stati scelti dei brani “dance” che hanno fatto scatenare i fans più di quanto non lo fossero già. Sulle note di “And We Dance” l’artista ha cantato indossando una parrucca e occhiali da sole da donna. Per “Dance Off” sono state chiamate sul palco due fan per una breve gara di ballo. La scaletta si conclude con “Downtown”, brano fortemente influenzato dalla musica di Michael Jackson in cui si celebrano le origini dell’Hip Hop.

Un rapper fuori dagli schemi, che ha concluso il concerto chiedendo ai fans di stringere la mano della persona accanto, non preoccupandosi che sia un amico o un estraneo, e di alzarle al cielo.

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