L’E3 di quest’anno, fiera famosa a livello mondiale dove ogni anno si radunano le più grandi case videoludiche del globo per presentare i loro giochi in uscita, ha avuto un inaspettato protagonista. Nessuno infatti avrebbe potuto pensare che da un unione di due brand completamente diversi quali Super Mario di Nintendo e i Rabbids di Ubisoft sarebbe potuto nascere un risultato così stupefacente. Il fatto che lo sviluppo del gioco avvenisse principalmente in Italia e che fosse incentrato sul genere dello strategico a turni, ormai poco diffuso, faceva sembrare questo prodotto uno di serie B, per non dire C. E adesso invece questa nuova IP ha conquistato il web, lasciando a bocca aperta chiunque. Ma cos’ha incuriosito fin da subito i fan della grande N e di Ubisoft?

Beh, innanzitutto il fatto che non si riuscisse a capire come questi due mondi potessero coesistere. La semplicità del mondo dell’idraulico vestito di rosso composta da tubi, salti, funghi e tartarugoni con un pessimo carattere unita ai pazzi e imprevedibili conigli originariamente nemici di Rayman. Un connubio stupido? Assolutamente no, ma anzi realizzato in maniera accattivante e meticolosa. Ciò che stupisce di più è però il fatto che Ubisoft Milan, con un modesto aiuto di Ubisoft Paris e il supporto di Nintendo, sia riuscita a creare un prodotto apprezzato globalmente. Intendiamoci, noi italiani siamo capaci di fare molte cose, ma è dal Sol Levante o dall’America che ci aspetteremmo un nuovo titolo così prestigioso. E invece stavolta siamo riusciti a dimostrare che oltre alla pizza e alla pasta siamo capaci anche di creare un prodotto audio-visivo degno di nota, e capace di vincere numerosi premi e centinaia di complimenti. Davide Soliani, game designer di Mario + Rabbids, è riuscito a far essere Mario più italiano che mai in questo nuovo gioco. Inoltre, le musiche del famoso Grant Kirkhope non posso essere che un altro punto a favore del titolo (tra le tante, ricordiamo che compose varie soundtrack per giochi come Banjo-Kazooie e Donkey Kong).

La premessa che unisce i Rabbids a Mario è tanto assurda quanto efficace, e il giocatore si ritrova fin da subito ad accettare la crasi tra questi due mondi. Una giovane scienziata fan sfegata di Mario e inventrice del “CombinaTutto”, congegno capace di unire due oggetti qualsiasi in uno solo, a causa di un momento di pausa dalle sue attività si ritrova la casa piena di Rabbids, capitati lì per caso grazie a una macchina del tempo. Ma è quando uno di questi entra in possesso della pericolosa invenzione che comincia la tragedia: i Rabbids vengono fusi ai vari poster del mondo dei funghi appesi alla parete della camera della ragazza, entrandoci di fatto dentro. Il mondo di Mario che tutti noi conoscevamo viene completamente posto sottosopra, e grazie all’unione delle forze tra idraulici baffuti e i diversamente intelligenti conigli inizierà un lungo viaggio alla ricerca di una soluzione.

Abbiamo già detto che il gameplay del gioco si basa su uno strategico a turni, facendone il suo fulcro principale. In ogni scontro ci ritroveremo su un campo di battaglia diviso in caselle quadrate con visuale isometrica, e alcune di queste potrebbero contenere dei blocchi. Questi serviranno da riparo per evitare di subire i danni dei nemici, e potranno essere di varia forma. Certi blocchi saranno interi, altri dimezzati, e in base al loro materiale risulteranno più o meno fragili. Alcuni richiederanno un solo colpo per essere spazzati via, altri ben tre mentre altri ancora saranno indistruttibili. Ciò che cambia è che, in base alla propria posizione rispetto ai nemici, sarà possibile difendersi in maniera totale, parziale o nulla contro i loro attacchi. Questo ovviamente vale anche per i propri avversari, ed è per questo che, a seconda della posizione in cui ci troveremo per attaccare, avremo diverse percentuali di riuscita della nostra offensiva. Queste saranno dello 0%, 50% o 100%. Toccherà a noi trovare la miglior posizione per sferrare un colpo ben assestato e permetterci contemporaneamente di difenderci durante il turno dei nemici. All’inizio dell’avventura avremo a disposizione solo tre personaggi, Mario, leader indiscusso e insostituibile, Rabbid Luigi e Rabbid Peach, ma con l’avanzare della storia sarà possibile sbloccare i cinque restanti, ovvero Luigi, Peach e Yoshi, oltre alle varianti Rabbid di Mario e di Yoshi. Ogni personaggio avrà a disposizione diverse abilità, armi e caratteristiche, che lo renderanno unico nel suo genere. Si passa da Luigi, cecchino per antonomasia, a Rabbid Mario, tutto muscoli e niente difesa, fino a Peach, tank per eccellenza. Durante lo svolgimento delle battaglie ogni personaggio potrà disporre di tre azioni da compiere: attacco, movimento e abilità. Ognuno di loro si potrà muovere di un numero predefinito di caselle, ma sfruttando il salto team (azione combinata tra due o più personaggi) sarà possibile coprire distanze maggiori. Non solo, ma anche grazie alle abilità sbloccabili nel corso del gioco si potrà aumentare la forza nelle gambe dei nostri protagonisti. E a tal proposito, queste loro capacità verranno maggiormente alla luce man mano che avanzeremo il loro albero delle abilità, dove sarà possibile potenziare i personaggi con dei punti, chiamati Sfere del Potere. Le sfere saranno raccoglibili in giro per il mondo di gioco o ottenute come ricompensa dopo aver battuto un livello o una sfida che il prodotto ci propone. E fidatevi, l’effetto di una singola abilità acquistata si fa sentire fin da subito. Arriviamo poi alle armi, due per ogni personaggio, una primaria e l’altra secondaria. Tramite un negozio sempre accessibile nel corso dell’avventura sarà possibile comprare versioni avanzate di queste grazie a monete ottenibili nello stesso modo delle sfere, incoraggiando il giocatore all’esplorazione e offrendo un’ampia rigocabilità. Infatti, a seconda della bravura con cui avremo completato i vari livelli, potremo ottenere diverse ricompense, oltre che una valutazione basata su una stella in bronzo, argento o oro. Per quanto ogni personaggio saprà trovare il suo giusto ruolo nelle vostre battaglie, è innegabile che alcuni di loro saranno i favoriti. Fortunatamente questo problema non si farà molto sentire, anche perché ogni giocatore possiede il suo stile di gioco, e saprà trovare la giusta strategia per completare i numerosi livelli.

L’esplorazione tra uno stage e l’altro, che non spezza per niente l’azione delle battaglie, è un altro punto fondamentale del gameplay. Gli sviluppatori hanno infatti voluto disseminare nel mondo di gioco forzieri di rarità variabile, contenenti armi, sfere del potere, colonne sonore e illustrazioni ufficiali del progetto di Mario + Rabbids. Alcuni saranno facilmente raccoglibili, altri richiederanno maggiore impegno e un po’ di intuito, poiché sarà necessario risolvere enigmi di difficoltà variabile. Ci saranno inoltre varie abilità contestuali (utilizzabili durante l’esplorazione) sbloccabili nel corso dell’avventura, che potranno essere riutilizzate anche nelle sezioni di gioco passate per raggiungere luoghi prima inaccessibili. Come se non bastasse, quei geni del male di Ubisoft Milan hanno posto talmente tanta cura nella realizzazione dei paesaggi che a volte sarà il gioco stesso a suggerirci di porre l’attenzione su determinati scenari e simili, tramite un’icona con una lente di ingrandimento. Sarà così possibile visualizzare diverse ambientazioni che si basano sul pretesto che il CombinaTutto abbia fuso oggetti del nostro mondo con la natura del Regno dei Funghi. Da spugne che fungono da tappeto elastico a frullatori di lava, quelli della direzione artistica del titolo non si sono fatti mancare nulla.

La base in cui potremo tenere sotto controllo tutti i nostri progressi si troverà al castello di Peach, dove i rabbids avranno costruito degli assurdi macchinari che aiuteranno Mario e compagnia bella a procedere più facilmente nella loro avventura. Abbiamo un Museo che raccoglie tutti i collezionabili trovati in giro per il mondo di gioco, un Centro Battaglie per la selezione dei personaggi, armi e abilità (disponibile in ogni momento di gioco premendo il pulsante X), la Lavatrice che ci permetterà di viaggiare indietro nel tempo e rigiocare capitoli già completati in precedenza cercando di ottenere un punteggio migliore, l’Amicolosseo, luogo in cui sarà possibile giocare in cooperativa con un’amico in una campagna a sé, e infine l’R & S amiibo, per sfruttare i propri amiibo, se posseduti.

Ma si sente davvero così tanto l’influenza italiana in un titolo come questo? Anche se di parte, non posso astenermi dal dire: assolutamente sì, e mi ritengo fiero di appartenere alla stessa nazione in cui vivono gli sviluppatori. Quell’animo scherzoso, ironico e goliardico tipico di noi della penisola a forma di stivale si sente per più della metà del gioco. Citazioni a film trash americani, prese in giro ai luoghi comuni del mondo di Mario e battute che sfondano la quarta parete sono tutti elementi che nessun altro avrebbe potuto inserire. Lo stesso comportamento dei personaggi è esilarante e insolito, come quello di Bowser Jr. che, ignorando i comandi del padre che si è preso una vacanza, ha deciso di astenersi dal fare i compiti estivi e non ha portato fuori la spazzatura. Non scherzo, questi sono i dialoghi di gioco. Senza rovinare alcuna sorpresa va però menzionato anche come ci sia stata una cura incredibile nel rendere certi nemici tanto letali quanto comici nel comportamento, che spesso si introducono con delle brevi gag che li faranno entrare nel nostro cuore. E il boss finale… no, non posso farvi uno spoiler del genere. Sappiate solo che era dai tempi di Bowser Oscuro in Mario e Luigi: Viaggio al centro di Bowser che non si vedeva una sorpresa che ti cogliesse così alla sprovvista, non so se mi spiego!

Purtroppo, però, per quanto il gioco eccella sotto molti punti di vista, presenta degli errori che non gli permettono di essere definito perfetto. E dopo aver avuto un’esperienza che supera le trenta ore di gioco con un completismo giunto all’80-90% del gioco, posso parlare di alcuni bug trovati qua e là in giro per il regno fungoso. Si passa da alcuni molto lievi e quasi invisibili, come la presenza di una stringa di codice lasciata a metà nelle descrizione di un potenziamento di Rabbid Peach nell’albero delle abilità (testualmente: “SCUDO/font> richiede meno turni per la ricarica”) o la mancata animazione di un personaggio durante il movimento nella mappa ad alcuni più gravi che vanno a minare il gameplay, come il posizionamento di un personaggio sopra a un blocco nel bel mezzo di una battaglia (con conseguente impossibilità di movimento a meno che non avvenga un’esplosione nelle vicinanze del suddetto blocco) o, unico vero problema inaccettabile, il fatto che, per raggiungere un collezionabile attraverso un tubo, non sia poi più possibile tornare al punto precedente passando per lo stesso tubo. Per poter risolvere questo bug sarà quindi necessario tornare allo schermo del titolo, selezionare nuovamente il proprio salvataggio e venire teletrasportati all’inizio della mappa, con il gioco che conterà il collezionabile come raccolto. Intendiamoci, niente che non si possa risolvere con una patch, ma sono comunque errori che stonano in mezzo al capolavoro che questo gioco risulta essere… o quasi (mannaggia, Ubisoft!).

Ciò nonostante, è innegabile che se siete possessori di Switch avete l’obbligo di comprare questo titolo. Ubisoft Milan ha voluto rischiare grosso con un connubio pericoloso quanto interessante e basando il gameplay su un genere quasi morto. Questi ragazzi hanno giocato il tutto per tutto, e il risultato è eccezionale. Il minimo che possiamo fare è spendere quei sessanta euro per ringraziarli del loro lavoro divertendoci e studiando strategie su strategie. Se poi siete italiani (come credo siate, se state leggendo questo articolo) non avete più scuse. È proprio supportando progetti del genere che in futuro potremo sperare di conquistare ancora la scena con titoli ancora più grossi provenienti dalla nostra nazione. Non siamo soliti dare voti, ma se dovessimo farlo…

Valutazione: 9/10

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