Probabilmente tutti sono abituati ad associare il concetto di Cyborg ad ”Umanoidi pseudorobotici“ che affascinano da generazioni tutti i più grandi appassionati del genere fantascientifico. Moltissime sono infatti le opere letterarie e cinematografiche con i Cyborg protagonisti delle più svariate avventure, a partire da film muti in bianco e nero come “Metropolis” di Fritz Lang a film più recenti come “Ex Machina” di Alex Garland; presenti anche film di animazione tra cui “Il Pianeta del Tesoro” della Walt Disney pictures.

Anche se comunque ben lontani da questa visione utopistica dell’audience fantascientifico, per la prima volta nella storia è stato progettata dai ricercatori del Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (Mit), guidati Harpreet Sareen, uno strabiliante prototipo di pianta cyborg in grado di spostarsi autonomamente in direzione del  Sole  alla ricerca di maggior quantità di luce.

Elowan è il nome della prima pianta cyborg:  ottenuta combinando elementi elettronici con  fusto, foglie e radici di un Anthurium, pianta decorativa della famiglia delle Araceae originaria dall’America. Inoltre la pianta è stata istallata su una piattaforma robotica dotata di ruote che le permette di spostarsi per raggiungere la sorgente di luce che preferisce.

Differentemente dagli altri esperimenti eseguiti in questo campo precedentemente, come per esempio le rose elettrolitiche in grado di condurre elettricità ottenute in Svezia, Elowan è in grado di “dialogare” letteralmente con la piattaforma robotica sulla quale è posta grazie all’ integrazione di elettrodi che riescono a captare i segnali della pianta e li inviano direttamente alla macchina che riproduce e migliora alcune abilità già proprie dei vegetali, come per esempio quella dei girasoli che ruotando seguono la direzione del Sole.

Il Mit dimostra le capacità di Elowan attraverso un esperimento tanto banale quanto sorprendente, posizionando la pianta cyborg tra due lampade che si accendono e si spengono, la pianta stimolata dagli impulsi luminosi si sposta autonomamente verso la luce accesa.

Qui sottostante è presente il video della dimostrazione:

Un primo passo verso un futuro di Cyborg? Ancora presto per dirlo, ma sicuramente un’importantissima innovazione per il settore agricolo, che potrebbe evolversi  radicalmente grazie a piante in grado di produrre energia, spostarsi e autosostenersi necessitando di manodopera notevolmente minore.  Inoltre, piante di questo tipo in futuro potrebbero essere sistemate negli uffici e in vari altri luoghi pubblici per garantire che i livelli di temperatura e umidità siano ottimizzati non solo per la pianta, ma anche per i lavoratori e tutte le persone che ne condividono lo spazio.


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