La giovane campionessa fa onore a tutta Firenze e a tutta l’Italia ma …noi abbiamo un ulteriore motivo di esserne fieri; é una studentessa del Da Vinci!!! Complimenti Larissa, da parte di tutta la redazione! DDN

Tale madre, tale figlia! Proprio nella stessa manifestazione che la mamma Fiona May aveva vinto nel 1987 con la maglia della Gran Bretagna, la figlia Larissa Iapichino in maglia azzurra si guadagna il medesimo titolo di campionessa europea Under 20 del salto in lungo.

A causa della pioggia, per Larissa la gara non è cominciata nelle migliori condizioni. Ha iniziato con vaginosisbacteriana.org un 5,93 m, ma quando il tempo è migliorato sono seguite le misure superiori 6,37 m, 6,33 m, 6,51 m, 6,58 m e il 6,53 m. Il penultimo salto le ha aggiudicato il gradino più alto del podio trionfando con 6,58 (+1.2),la seguono la svedese Tilde Johansson (6,52) e poi la britannica Holly Mills (6,50).

D’altronde non stupisce che la giovane azzurra sia già une delle più promettenti atlete italiane (ancora prima di questa vittoria, appena16enne, aveva realizzato il primato nazionale under 18 e under 20  con un formidabile 6,64 ,+0.2), ha infatti alle spalle dei genitori con un nome molto importante: la madre Fiona May è stata due volte campionessa mondiale di salto in lungo, due volte argento alle Olimpiadi e tutt’ora detiene il record italiano di salto in lungo (7,11 metri). Il padre, Gianni Iapichino, è stato un atleta della nazionale italiana nella specialità del salto con l’asta. Fortunatamente tutto ciò non si è rivelato un motivo di stress per la ragazza, ma al contrario è riuscita a tenere testa a tutte le aspettative sia dei genitori che del pubblico italiano. Quest’ultimo infatti è stato conquistato dalla giovane black girl (italiana) grazie al suo sorriso contagioso, al suo accento toscano e alle sue treccine lunghe tipicamente afro, che rimandano inequivocabilmente alle origini giamaicane della madre.

A fine gara, Larissa travolta dallo stupore e dalla
felicità dichiara: “Pazzesco, da brividi! Mi sembrava una giornata no, al primo
salto, col vento contro e la pioggia, ero impanicata e non riuscivo a saltare.
Poi mi sono detta: è un europeo, cerca di fare il tuo meglio. Ora questa
vittoria significa tantissimo, le mie avversarie sono quotatissime, è stato uno
shock. C’erano tutti i miei compagni a darmi la carica, poi mio padre, mia
madre e mia sorella. È stato veramente bello”.

Non manca l’opinione della madre, anch’essa
visibilmente emozionata: “Ho sofferto con lei, so bene cosa significa stare in
pedana. È arrivata la pioggia e ho pensato: che sfiga. Poi le ho raccomandato
di stare tranquilla, di saltare perché una gara è una gara. E cavolo, che gara
che ne è uscita. Larissa è stata coraggiosa e determinata, mi ha fatto rivivere
la stessa gioia di Birmingham. Sono commossa e orgogliosa di lei.” 

Del resto chi meglio della madre può capirla?

La giovane atleta Larissa Iapichino si è mostrata disponibile a partecipare ad una breve intervista del Leomagazine:

Le emozioni prima di una gara sono mille e
travolgenti, come affronti la tensione?
A mio avviso la tensione è una
componente fondamentale della gara ma va saputa gestire.  Prima di salire in pedana provo ad
alleggerirla ascoltando musica così che mi distragga dal pensiero di dover
gareggiare. Al momento della competizione riesco però a trasformarla in grinta
e determinazione.

Sicuramente l’atletica ti impegna molto, come riesci a
bilanciare sport e scuola?

E’molto difficile, di solito mi alleno subito dopo
scuola mentre il tempo da dedicare allo studio spesso si prolunga fino a tarda
sera. Sicuramente è una vita stancante che però mi dà moltissima soddisfazione
e mi sta facendo crescere molto.

Dopo la vittoria agli europei cosa stai progettando
per il futuro?

Sportivamente parlando, avendo ancora 17 anni (che in
atletica sono veramente pochi) non ho ben chiaro fino a dove posso arrivare.
Spero di togliermi delle soddisfazioni importanti e magari di raggiungere il
mio sogno nel cassetto, vincere le olimpiadi. Al momento, il mio obiettivo
principale è quello di migliorarmi sempre di più.

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