La Ferrari rompe il digiuno a Monza e dopo nove anni trionfa nel Gran Premio d’Italia con il protagonista più atteso, Charles Leclerc. Il 21enne pilota monegasco ha ripetuto domenica scorsa il successo di appena una settimana prima a Spa, in Belgio, con una gara perfetta, condotta in testa dalla pole position, ottenuta con una sessione di qualifiche impeccabile, alla fine e precede le due Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton. Male l’altra rossa di Sebastian Vettel che chiude alla tredicesima posizione e di conseguenza fuori dalla zona punti per colpa di un testacoda al settimo giro e una penalità di 10 secondi per un rientro pericoloso all’interno della pista e una successiva collisione avvenuta con la Racing Point di Lance Stroll, costringendolo ad uscire fuori pista, così la Ferrari torna in cima al podio sulla pista brianzola, un evento che mancava dal 2010 quando Fernando Alonso sfiorò la conquista del mondiale. Per Leclerc è forse la consacrazione definitiva tra i grandi del circuito: la sua difesa dalle Frecce d’Argento, prima da Hamilton e poi da Bottas, ne ha confermato la grinta e il talento. A vincere è stata anche la strategia adottata dalla Ferrari che non è caduta nel tranello dei pit-stop simulati, ovvero quando i meccanici della scuderia della macchina chiedono un pit-stop fasullo, delle due Mercedes: Leclerc ha cambiato nel momento giusto, al giro 19 e ha messo la gomma bianca, più resistente ma meno veloce, battendo alla lunga la gomma gialla di Hamilton che si è logorata prima. Il successo ottenuto dal pilota monegasco riporta alla mente dei tifosi della Ferrari un ricordo indelebile:era, infatti, da 23 anni che un pilota della Ferrari non riusciva a siglare la prestigiosa doppietta Spa-Monza, l’ultimo a esultare due volte consecutivamente sulla pista belga e quella brianzola fu Michael Schumacher. Il mondiale resta comunque ancora della Mercedes visto che Leclerc ha 102 punti in meno da Hamilton ed è dietro a Verstappen e Bottas, ma dopo Monza il futuro appare un po’ più rosso e un po’ meno grigio.

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