E’ la notte tra il 14 e il 15 Novembre 2019 e dopo una lunghissima attesa allietata soltanto dall’uscita del singolo Blun7 a Swishland il produttore e rapper italiano tha Supreme ha fatto uscire il suo primissimo album intitolato 23 6451.

Davide Mattei, noto ormai da diversi anni con il nome tha Supreme, classe 2001 è nato e cresciuto nei pressi di Roma e  ha iniziato la sua carriera soltanto come producer alla giovanissima età di 12 anni ricreando le strumentali degli artisti che ascoltava.

Successivamente ha iniziato a produrre le sue basi in uno stile completamente nuovo unendo generi come l’hip-hop e la trap e aggiungendo quei dettagli che sono poi diventati i suoi marchi di fabbrica ovvero i kick molto distorti, le melodie stonate, gli hi-hats “salterini” e i bassi stracolmi di slide. Particolarità che ha spinto moltissimi giovani a appassionarsi in poco tempo alla sua musica è che oltre a produrre le strumentali si produce e modifica  anche i suoni che usa all’interno di queste ultime.

Questa innovazione si è sparsa così velocemente in Italia che, nel 2017, il celebre rapper sardo Salmo ha pubblicato il suo singolo Perdonami prodotto proprio dal giovane romano che si è trovato catapultato nella scena rap italiana al punto da esordire nell’ ottobre dello stesso anno con il suo primo singolo autoprodotto intitolato 6itch.

Da questo momento, a soli 16 anni, tha Supreme è entrato nelle classifiche italiane e ha continuato sia la sua carriera da producer, producendo artisti di grosso calibro come Dani Faiv e Izi, sia quella da cantante, sfornando capolavori come Scuol4, 5olo, M8nstar e Oh 9od facendo crescere moltissimo le aspettative su di sè.

Il 18 Ottobre ha infatti annunciato il suo album 23 6451 uscito poi alle 00 del 15 Novembre.

Prima cosa da notare è lo strano titolo scritto solo con caratteri numerici. Perché questa particolare scelta? Come si può vedere anche dalla discografia precedente l’artista ha sempre seguito una numerazione delle tracce includendo nel titolo dei brani una cifra che però non ha solo scopo di dare un ordine. Si tratta infatti dell’alfabeto leet in cui a ogni lettera corrisponde un numero. Traducendo il titolo esce dunque LE BASI.

Diverse sono le ipotesi sul significato della scelta di questo titolo. Alcuni affermano che il produttore abbia voluto dare l’idea di fondamenti mentre altri dicono che tutto risieda nel primo lavoro di Davide ovvero la produzione di basi.

Il disco è composto da 20 tracce totalmente autoprodotte di cui 5 già uscite in precedenza (scuol4, 5olo, blun7 a swishland (ovvero il singolo pre-album), m8nstar e oh 9od in collaborazione con Nayt), un remix di una già nota, ovvero 6itch remix con Nitro e 14 inedite di cui otto sono featuring.

Molto azzeccata l’idea del giovane di fondere in un unico progetto diversi mood anche contrastanti tra loro.

Prime stranezze che saltano all’orecchio di alcuni ascoltatori più attenti sono alcune modifiche  nei brani “vecchi”;  tra le più evidenti ad esempio c’è l’aggiunta di alcune sporche sulla traccia 5olo.

Poco da dire sulle inedite da solista. Davide ha mantenuto il suo stile iniziale basandosi sui giochi di voci che riesce a fare in post-produzione lavorando da solo sia nelle registrazioni che nelle parti successive.

La parte che più ha stupito di tutte è quella delle collaborazioni. Infatti essendo i beat di tha Supreme noti per essere difficili da seguire e i suoi flow praticamente impossibili da replicare le aspettative non erano alte più di tanto: ci si aspettava che i dieci artisti che hanno partecipato al progetto seguissero i loro flow adattandoli alle basi ma non è stato esattamente così.

Chi più e chi meno infatti hanno lasciato perdere i propri “ideali” lasciandosi trascinare dalle melodie.

Difficile dire quali siano le tracce più apprezzate perché sono piaciute molto tutte. Unica cosa affermata da molti è che la parte migliore sia la seconda ovvero quella dalla decima in poi.

A questo punto, a pochi giorni dall’uscita, sono comunque discordanti i pareri su questo progetto.

C’è chi dice che tha Supreme è il futuro del rap italiano e chi dice che tutte le tracce sono uguali. Questo poco importa, perché che un ragazzo così giovane abbia tutti i pezzi del suo album nella top 50 dei brani più riprodotti in Italia non è assolutamente cosa da poco.

E tutto ciò si ripeterà perché voci di corridoio affermano che il rapper stia già per rilasciare un altro singolo.

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