Risurrezione si può dire sia una riscoperta, sia per il Maggio Musicale sia per la tradizione teatrale degli ultimi trent’anni in Italia. Un’ opera che nel lontano 1904 portò alla consacrazione di Franco Alfano e del grande lavoro del librettista Cesare Hanau che prese spunto dal romanzo di Lev Tolstòj. Oggi noi ricordiamo Alfano principalmente per il suo completamento del finale dell’opera di Puccini Turandot; Risurrezione caduta nel dimenticatoio, tanto da non rientrare nel repertorio operistico corrente, si ripresenta con l’ allestimento di Rosetta Cucchi per il Wexford Festival Opera del 2017, un festival che nell’omonima città irlandese rappresenta titoli poco conosciuti ma sicuramente degni di una riscoperta. E così è stato, Risurrezione debutterà venerdì 17 Gennaio alle 20:00 con tre repliche nelle date di 19, 21 e 23 Gennaio, col maestro Francesco Lanzillotta a coordinare l’ Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, e con le scene di Tiziano Santi già protagonista delle sceneggiature del ciclo “Passione Puccini” (Butterfly, La bohème, Tosca). I costumi invece di Claudia Pernigotti e le luci di Ginevra Lombardo (su progetto di D. M. Wood).

Protagonisti dell’opera sono Katiusha e Dimitri, interpretati dal soprano francese Anne Shopie Durples e Matthew Vickers. La trama si svolge in quattro atti che raccontano le sfortune della protagonista e del suo amore non risposto per il principe Dimitri. Dopo che i due si erano conosciuti nella adolescenza e poi persi, si ritrovano nella sera di Pasqua a casa di Sofia Ivanovna (Francesca di Sauro), zia di Dimitri e signora per la quale Katiusha lavora. La piccola scintilla amorosa che nell’età giovanile era nata, divampa in un forte sentimento e i due finiscono a condividere il letto in una notte d’amore. Il giorno dopo però Dimitri è costretto a partire per il fronte e Katiusha scopre dopo pochi mesi di essere incita; ciò comporta la successiva cacciata dalla casa di Ivanovna, poiché impossibilitata a lavorare. Da qui in poi la vita di Katiusha non va che peggiorando: sperando di poter rivedere Dimitri si reca alla stazione aspettando il convoglio su cui viaggiava, ma alla vista del suo amato con un altra donna preferisce non parlargli e scappare. Dopo aver perso il bambino inizia a lavorare come prostituta ma in seguito alla morte di un cliente viene condannata ai lavori forzati in Siberia. Dimitri riesce poi a ritrovarla e venuto a sapere di cosa ne è stato della vita di Katiusha dopo la loro notte di passione decide di sposarla, ma lei una donna che ormai ha perso tutto e tutti, vissuta nella sofferenza degli ultimi anni declina la proposta. Nonostante il suo sentimento per Dimitri fosse ancora forte, la donna decide di sposare un altro detenuto, consapevole del fatto che solo rinunciando all’amore potrà finalmente risorgere e ottenere il suo riscatto morale.

Katiusha e Dimitri si sfiorano per un attimo e quell’atto d’amore diventa per lei l’inizio di un viaggio attraverso il dolore l’umiliazione e la rinascita… Non è una resurrezione in senso religioso, bensì una rinascita di quegli spiriti, vessati dalle vicende della vita, che riescono a ritrovare la propria purezza”spiega la regista Rosetta Cucchi, chiarendo anche la possibile scelta del titolo.

Alla conferenza di presentazione di Risurrezione dello scorso Giovedì 9 era presente il nuovo sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira che si è dichiarato molto contento di questa iniziativa del Maggio di mettere in scena anche opere meno conosciute, e ancor più contento della provenienza della regia, svelando di essere un amante del festival di Wexford. Erano poi presenti il coordinatore artistico Pierangelo Conte, il Maestro Francesco Lanzillotta, la regista Rosetta Cucchi, e Anne Sophie Duprels, Matthew Vickers e Romina Tommasoni (che interpreta due personaggi: Matrena Pavlovna e Anna ).

Risurrezione, come ha ribadito il Maestro Conte, è un’opera caduta nel dimenticatoio e escluse un’ esecuzione a Verona e una a Palermo di ormai più di quasi trent’anni fa circa, non è un’opera particolarmente eseguita . La storia di Alfano, spiga è molto particolare: un italiano che dopo essersi formato musicalmente a Napoli, giovanissimo decise di viaggiare per confrontarsi con compositori stranieri e ampliando così le proprie conoscenze musicali. Prima di cedere la parola al Maestro Lanzillotta, sempre il coordinatore artistico rivela un aspetto segreto dell’allestimento: “L’idea di realizzare questo allestimento, di realizzare questa nostra versione fiorentina della Risurrezione, era stato anche immaginato per proporre questo sceneggiatura in altre piazze italiane. Al momento questa cosa non è andata in porto, ma speriamo che dal successo che ci auguriamo delle recite fiorentine appunto ci sia anche una reazione e un risveglio per questo titolo in altri teatri ”.

Se il Maestro Conte parlava della vita di Alfano e della storia di Risurrezione, il Maestro Lanzillotta invece cura gli aspetti tecnici musicali. Spiega come Alfano appartenga alla così detta “Generazione degli Ottanta”, cinque compositori visti come i primi compositori, che in qualche modo cercano di tagliare i ponti col melodramma passato. Ognuno di loro cerca una strada alternativa per una produzione operistica che possa essere una nuova visione considerando anche che d’opera nel periodo in cui esiste Puccini non è per nulla semplice, un enorme confronto difficile da vincere. Alfano cerca quindi una strada secondo molto personale, che poggia le radici sulla produzione antecedente e che per certi aspetti può essere etichettata come opera verista.

Vista la sua presenza alla conferenza, Anne Sophie Durples ha potuto parlare del suo personaggio al pubblico e ai giornalisti :”E’ davvero un privilegio poter interpretare Katiusha perché in questo ruolo c’è per ognuno dei quattro atti una diversa Katiusha da interpretare, nel primo atto è una donna nel secondo un’altra e così via. E’ inoltre un piacere incredibile collaborare di nuovo con Rosetta, la prima volta 2 anni fa a Wexford é stato un qualcosa di veramente intenso per me.” E ancora :” Anche la musica è incredibile da cantare, Alfano scrive molto molto bene per la voce. Per me è più facile cantare il Verismo perché viene dal cuore e viene dall’interno, si vive completamente tutto il corpo e l’anima e questo per me essendo più intenso è più facile.”

Risurrezione

Musica di Franco Alfano

Dramma in quattro atti (dal romanzo di Lev Tolstòj)

Parole di Cesare Hanau | Edizione: Casa Ricordi, Milano

Allestimento del Wexford Festival Opera

Direttore Francesco Lanzillotta

Regia Rosetta Cucchi
Scene Tiziano Santi
Costumi Claudia Pernigotti
Luci Ginevra Lombardo su progetto di D.M. Wood

Caterina Mikaïlowna (Katiusha) Anne Sophie Duprels

Principe Dimitri Ivanovitch Nekludoff Matthew Vickers

Simonson Leon Kim

Sofia Ivanowna Francesca Di Sauro**

Matrena Pavlovna / Anna Romina Tomasoni

Una vecchia serva Nadia Pirazzini*

Vera / La Korableva Ana Victoria Pitts

Fenitchka Barbara Marcacci*

La Gobba Filomena Pericoli*

La Rossa Nadia Sturlese*

Una donna Silvia Capra*

Kritzloff / Secondo contadino Lisandro Guinis*

Capo Guardiano Gabriele Spina*

Guardiano Giovanni Mazzei*

Un impiegato della stazione Nicolò Ayroldi*

Un ufficiale / Primo contadino Nicola Lisanti*

Un mujich Egidio Massimo Naccarato*

Un cosacco Antonio Montesi*

Fedia Giulia Bruni ***

Prima detenuta Delia Palmieri*

Seconda detenuta Monica Marzini*

Terza detenuta Giovanna Costa*

Altre detenute Livia Sponton*, Sabina Beani*, Katja De Sarlo*, Nadia Pirazzini*

*artisti del Coro del Teatro del Maggio – **artisti dell’Accademia del Maggio – ***Coro di voci bianche

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Assistente regista Stefania Panighini

Aiuto scenografo Serena Treppiedi

Figurante speciale Maria Caterina Frani

Allestimento, scene e attrezzeria Wexford Festival Opera

Costumi Lowcostume, Roma

Parrucche Audello Teatro, Torino

Calzature Calzature Epoca, Milano


La recita del 17 gennaio 2020 sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3

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