Giovedì 23 Gennaio, al Teatro Niccolini, si è svolta la presentazione del libro “Campioni! 1969 Lo scudetto viola: il sogno, il cuore, la gloria” di Giacomo Grazzini, edito da Polistampa; hanno partecipato lo scrittore Paolo Piazzesi, l’editore Antonio Pagliai e l’ex calciatore della Fiorentina, Luciano Chiarugi.

Allenatore di calcio ed ex attaccante della Fiorentina, conclude la sua lunghissima e fantastica carriera all’età di 39 anni. La vicenda di Chiarugi inizia nelle giovanili della Fiorentina dove rimarrà fino al 1972: è considerato una bandiera della società viola, essendo arrivato a giocare in prima squadra dopo aver svolto tutto il percorso delle giovanili nella Fiorentina e avendo vinto lo scudetto nella magica stagione 1968-1969.

La presentazione del libro parte con una sua riflessione sul mondo del calcio, durante la quale sono venuti al pettine molti aspetti discordanti tra il calcio odierno e quello descritto dal libro di Giacomo Grazzini. Luciano Chiarugi sottolinea inizialmente la figura del calciatore dei suoi tempi, privilegiato ma anche professionista a tutto tondo, pur avendo stipendi molto più modesti rispetto a quelli odierni; inoltre ci tiene a sottolineare il fatto che per i calciatori niente fosse scontato in quanto ogni singola prestazione avrebbe influenzato la loro carriera.  

Successivamente la parola passa a Paolo Piazzesi, autore di molti libri di vario argomento e di molti ricettari. Piazzesi illustra la struttura del libro.  “ Non è una semplice epopea degli episodi dello scudetto”- dichiara, ma tutt’altro. All’interno del libro troviamo il racconto definito da Grazzini “scientifico” delle partite che hanno portato la Fiorentina a conquistare il suo secondo titolo, i ritratti di alcuni personaggi che hanno aiutato a far rimanere incisa nella mente di tante persone quella magica stagione e il racconto di alcuni episodi successivi alla stagione dello scudetto viola.

Infine a prendere la parola è stato Giacomo Grazzini, autore del libro: giovane all’epoca della stagione 1968-1969, ma come ci dice lui stesso, le emozioni, la festa e la completa gioia del popolo viola del dopo scudetto sono state le prime immagini, i primi ricordi della sua gioventù e sono stati proprio questi episodi a far suscitare in lui un amore spassionato e una passione irrefrenabile verso il calcio e verso la Fiorentina. Ecco cosa lo ha portato alla stesura di questo libro a cui tiene molto, perché per suo tramite è riuscito a raccontare uno dei momenti più importanti della storia della società viola.

L’autore conclude il suo discorso riferendosi con un augurio ai giovani tifosi viola affinché anche loro possano provare e vivere queste sensazioni a dir poco uniche.

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