“Paul Allen ed io avevamo l’obiettivo di portare un computer su ogni scrivania e in ogni casa. Era un’idea audace e un sacco di gente pensava che fossimo fuori di testa a immaginare che fosse possibile” con testuali parole, cinque anni fa, Bill Gates celebrò il quarantesimo anniversario della nascita di Microsoft.
Due semplici ragazzi che si conoscevano fin dai banchi di scuola e con una passione in comune; l’informatica, ad Albuquerque, in New Messico fondarono Microsoft il 4 aprile 1975, dopo che Bill Gates aveva abbandonato gli studi presso l’università di Harvard e Paul Allen aveva lasciato il suo lavoro alla MITS,società che aveva sviluppato i primi microcomputer, l’Altair 8800.
Un punto di svolta per la Microsoft, fu nel 1983 quando Bill Gates e Paul Allen crearono il sistema operativo Microsoft Windows, conosciuto come Windows 1.01, di cui alcuni elementi sono presenti ancora oggi, come il calendario, l’orologio, blocco note. Tra le principali innovazioni per una UI (user interface) relativa ai sistemi PC, vi furono principalmente: il Drag&Drop (dall’inglese Drag trascinare e Drop rilasciare, si intende lo spostamento degli oggetti sulle piattaforme) e il Win16, un’API (Application Programming Interface) di sviluppo progettata essenzialmente per applicazioni con interfaccia grafica. Tale sistema operativo presentava però delle notevoli somiglianze con quello del Macintosh (abbreviato Mac, nonché una serie di computer fabbricati dalla Apple): tutto ciò portò ad una serie di problematiche poiché vennero limitate le funzionalità, a partire dall’overlapping, ovvero la capacità di sovrapporre le finestre.
Nei mesi successi, alla prima versione, seguì la 1.03 con il supporto multilingua e la correzione di diversi bug. In un comunicato stampa del 1985, Bill Gates affermò che Windows è “uno strumento in grado di dare agli utenti un potere senza precedenti” e come “la base di sviluppo per hardware e software del futuro”. Infatti la versione Windowos 1.0 consentì l’utilizzo del mouse, inoltre permise di utilizzare più programmi alla volta, che si aprivano in “finestrelle” colorate, che diventarono più sviluppate, tanto che potevano essere sovrapposte, con la versione Windows 2.0.
Microsoft iniziò lo sviluppo di OS/2 (una categoria di sistemi operativi) con IBM ( l’International Business Machines Corporation, soprannominata Big Blue, un’azienda statunitense); malgrado tutto ciò, la Microsoft non smise di sviluppare Windows, poiché era ritenuto la principale base per il Porting, ovvero il processo di trasportazione di un componente software, delle sue applicazioni office in un ambiente a finestre. Esattamente come la versione precedente, anche Windows 2.0 scatenò l’ira dell’ Apple, la quale decise di denunciare la Microsoft per la violazione del copyright; nonostante ciò, si concluse tutto a favore di quest’ultima, dal momento che Windows fu liberato da ogni vincolo relativo. Di un successo indiscusso fu sicuramente la versione Windows 2.03, la quale rese possibile il funzionamento del foglio elettronico Excel, del PowerPoint e del programma di scrittura Word. Nel frattempo si stavano diffondendo i primi “browser” che permettevano la navigazione su internet, ormai sempre più diffuso. Il più famoso ai quei tempi era Netscape, dopo di che anche la Microsoft decise di crearne uno, Internet Explorer, conosciuto anche come Explorer.
La Microsoft nel Maggio del 1990, introdusse sul mercato Windows 3.0,ottenendo un gran successo dato che presentava un enorme progresso sul piano GUI, un tipo di interfaccia utente che consente l’interazione uomo-computer avvalendosi di rappresentazioni grafiche, presentando il Program Manager e il File Manager. Possiamo sicuramente affermare che la Microsoft abbia conosciuto una vera e propria evoluzione: oggi siamo ormai arrivati all’ultima versione, Windows 10, tanto che l’azienda viene ritenuta una delle più importanti al mondo nel settore dei software e per il fatturato.
A distanza di 45 anni possiamo ringraziare Bill Gates e Paul Allen, dopo tutto è merito loro,se noi oggigiorno manteniamo i rapporti con le persone a noi care, in particolar modo con coloro che vivono distanti. Dobbiamo essergli grati specie, in un momento di emergenza, come quello che stiamo vivendo adesso dato che non ci è concesso avere rapporti sociali con nessuno.