La stagione del 2020 del campionato mondiale di Formula 1, iniziata il 5 luglio e conclusasi il 13 dicembre, è stata insolita e frutto di molti cambiamenti rispetto alle passate edizioni a causa del Covid-19 che ha colpito anche questo sport. Inoltre questa è stata la settantesima edizione del mondiale di F1 e per questo il secondo appuntamento al circuito di Silverstone è stato denominato, in onore del luogo in cui si tenne la prima gara in assoluto nel 1950, Gran Premio del 70esimo Anniversario.

Tralasciando il rinvio del GP di Cina già deciso, sembrava che la F1 fosse sfuggita alla pandemia grazie a tutti gli accorgimenti e al rispetto delle regole per la sicurezza, ma è stato inevitabile, considerando anche la moltitudine di persone incluse nella sua logistica che sommate agli spettatori diventano un’infinità, non avere conseguenze. Il primo weekend di gara, che si sarebbe dovuto tenere regolarmente (a porte aperte) in Australia, è stato annullato a poche ore dall’inizio delle prime prove libere; la McLaren aveva già deciso di non correre a causa della positività di un membro del team. L’inizio del campionato viene in un primo momento rinviato al weekend successivo in Bahrain ma l’idea è ben presto abbandonata in quanto nei mesi successivi molti Gran Premi vengono posticipati o annullati del tutto, compreso il GP di Montecarlo sul quale si è corso tutti gli anni finora dal 1954.

Anche i drastici cambiamenti nel regolamento che avrebbero cambiato volto alle vetture della competizione nel 2021 sono stati rimandati alla stagione successiva a causa del poco tempo che intercorrerà tra la fine della stagione 2020 e l’inizio della seguente.

In questa stagione ci sarebbero dovuti essere due nuovi appuntamenti: il GP d’Olanda e il GP del Vietnam, che avrebbero dovuto sostituire o il gran premio di Germania, o del Messico, di Spagna o d’Italia; alla fine si è scelto di eliminare dal calendario Hockenheim (Germania).

Il 2 giugno 2020 viene annunciato il calendario delle prime otto gare della stagione (tutte tappe europee per cercare di spostarsi il meno possibile e solo via terra) fino al 6 settembre, data del Gran Premio d’Italia; viene programmato un doppio appuntamento al Red Bull Ring e a Silverstone. A partire dal 10 luglio fino alle due settimane successive vengono ufficializzate le aggiunte al calendario del GP di Toscana al Mugello, del GP dell’Eifel al Nurburgring, del GP del Portogallo e del GP dell’Emilia Romagna a Imola. Il 25 agosto 2020 viene infine confermato il calendario definitivo con 17 gare e il ritorno del Gran Premio di Turchia.

Così finalmente il 5 luglio inizia uno dei campionati di Formula 1 più pieni di sorprese a cui si sia mai assistito.

Il messicano della Racing Point, Sergio Pérez non prende parte alle due tappe del circus sul circuito di Silverstone poiché risultato positivo al Covid-19, così come il compagno di scuderia Lance Stroll al GP dell’Eifel, dove inoltre Lewis Hamilton conquista la sua 91esima vittoria in carriera eguagliando il 7 volte campione del mondo Michael Schumacher, entrambi sono stati sostituiti da Nico Hülkenberg, pilota uscito dal campionato lo scorso anno.

Per la prima volta è stata dispiegata la bandiera rossa in due Gran Premi di seguito, ovvero a Monza e al Mugello, la prima causata dallo schianto di Charles Leclerc nelle barriere della parabolica in seguito alla perdita del controllo della sua Ferrari, probabilmente la vettura ha subito danni al telaio data la violenza dell’impatto ma il pilota non subisce conseguenze. La seconda invece dovuta ad un incidente che ha coinvolto 4 vetture: finito il regime di safety car sul rettilineo i piloti in fondo alla griglia vedono accelerare le auto in testa ma quelle al centro del gruppo non avevano ancora preso velocità così si scatena un tamponamento a catena che sarebbe potuto finire in modo sinistro, ma per fortuna i piloti coinvolti sono usciti tutti incolumi.

Al Gran Premio di Turchia Lewis Hamilton conquista matematicamente il suo settimo titolo mondiale eguagliando anche in questo Michael Schumacher.

Durante il primo giro del GP del Bahrain abbiamo assistito ad uno dei più gravi incidenti mai avvenuti e sicuramente il più grave della nuova era della Formula 1. Se non fosse stato per tutto il lavoro svolto ai vertici del circus al fine di migliorare la sicurezza, come l’introduzione dell’halo, le tute ignifughe o la medical car che segue le vetture durante il primo giro di gara, sarebbe senz’altro finito in un altro modo. Il francese della Haas Romain Grosjean ha un impatto quasi frontale a 221 km/h contro il guard rail all’uscita di curva 3 subendo una decelerazione istantanea di 53 G, per capire, un razzo spaziale ha un’accelerazione di “soli” 1,5 G. Durante lo schianto la monoscocca ha subito un urto violentissimo, che ha strappato tutte le componenti non strutturali, inclusa la carrozzeria attorno al rollbar, la carena in carbonio dell’halo e anche le strutture di crash laterali. Il rollbar è rimasto leggermente intaccato, e ha perso tutta la carrozzeria in carbonio. La cellula di sopravvivenza finisce dritta nel guard rail squartandolo, l’halo fa sì che la parte superiore si pieghi verso l’alto evitando di colpire la testa del pilota e probabilmente salvandogli la vita. Subito dopo si sviluppa un incendio che avvolge la monoposto, scatenato quasi sicuramente dal carburante, che era ancora molto essendo solo al primo giro di gara. Per fortuna Grosjean non ha perso conoscenza durante l’incidente ed è riuscito a slacciarsi le cinture e ad uscire dall’inferno di fiamme in 28 secondi, riportando solo delle ustioni a mani e caviglie. Questa è stata l’ultima gara per il francese che non ha rinnovato nessun contratto e contava di poter ritornare per l’ultimo appuntamento del mondiale, ma è stato sostituito da Fittipaldi per le ultime due gare.

Lewis Hamilton è costretto poi a saltare il GP di Sakhir, secondo appuntamento in Bahrain, a causa della positività al Covid-19. Viene sostituito da George Russell, pilota titolare della Williams che dimostra il suo talento durante tutto il weekend nonostante la gara veda come vincitore per la prima volta in carriera Sergio Pérez con le due Mercedes in ottava e nona posizione. Alla Williams scelgono Jack Aitken come sostituto di Russell.

L’ultima gara del mondiale vede la vittoria di Max Verstappen, a cui viene tolto il primo Hat Trick (pole position, vittoria e giro veloce) della sua carriera all’ultimo giro con un super tempo di Daniel Ricciardo. A fine gara, durante il giro di rientro, Sebastian Vettel fa emozionare tutta la Scuderia Ferrari e i tifosi estraendo un bigliettino dal guanto sinistro sul quale aveva scritto la parodia della canzone Azzurro di Adriano Celentano dedicata agli uomini di Maranello, e la canta durante un team radio, in onore della sua ultima gara in Ferrari, la scuderia che resterà nel suo cuore per sempre; successivamente ai box offre birra a tutti i meccanici.

Quindi durante questa stagione abbiamo visto il continuo del dominio Mercedes che conquista il settimo titolo mondiale costruttori battendo il primato detenuto dalla Ferrari nel periodo 1999-2004.

L’anno prossimo assisteremo anche al debutto del giovane Mick Schumacher figlio del celebre campione che guiderà per la Haas.

Adesso è tempo di riposo per tutti durante le vacanze di Natale, ma si tornerà presto a lavoro con un mercato piloti ancora aperto e lo sviluppo della monoposto del 2021.

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