Ieri 13 Giugno 2021 si è conclusa la 125esima edizione del French Open o Roland Garros, che ha visto trionfare ancora una volta Novak Djokovic, il giocatore serbo diventa così il primo tennista nell’era Open a vincere per ben due volte ogni singolo slam, e raggiunge quota 19 titoli slam ad un passo da Rafael Nadal e Roger Federer.

Novak Djokovic ha vinto il titolo del singolare maschile, che ha anche vinto il suo 19esimo titolo del Grande Slam ed è diventato il primo giocatore maschio a vincere il doppio del Grande Slam in carriera nell’era Open, sconfiggendo Stefanos Tsitsipas in finale. Barbora Krejčíková ha vinto il titolo di singolare femminile, che ha anche vinto il suo primo titolo del Grande Slam, sconfiggendo Anastasia Pavlyuchenkova in finale. Questa è stata la prima volta nel torneo che entrambi i giocatori provengono dalle nazioni di lingua slava della Serbia e della Repubblica Ceca , rispettivamente. Questa è stata anche la prima edizione dell’evento ad avere sessioni notturne formali nel programma, unendosi a una pratica già stabilita agli Australian Open e agli US Open , con una partita con inizio alle 21:00 ora locale ogni giorno. L’evento di doppio misto è tornato dopo un anno di assenza, anche se il sorteggio ha visto solo 16 squadre invece delle 32 regolari.

Il torneo svoltosi dal 30 Maggio al 13 Giugno ci ha regalato molti incontri tiratissimi, molte certezze e qualche piacevole sorpresa. Già alla vigilia del torneo si avevano le idee chiare su chi potesse aspirare alla vittoria del torneo ed ovviamente i tennisti più quotati erano: Rafael Nadal, il re indiscusso della terra rossa; Novak Djokovic, il numero 1 al mondo; Stefanos Tsitsipas, oramai certezza del tennis mondiale soprattutto sulla terra; Sasha Zverev, il tedesco capace di mettere in difficoltà nella corrente stagione tutti e tre gli altri papabili vincitori senza mai essere riuscito a completare i suoi capolavori, un classico diamante grezzo. Ci sono molte aspettative e speranze sui tennisti italiani che si presentano in Francia tutti dopo aver mostrato di poter stare al passo dei più forti al mondo. Se pensiamo a Sinner, Berrettini, Cecchinato, Sonego e Musetti, beh che dire, non possiamo che metterci sul divano e goderci tutto questo talento azzurro. Ultimo ma non per importanza, è indispensabile parlare del ritorno di “Re Roger”, probabilmente il giocatore più forte di tutti i tempi, che viene da un brutto infortunio e che non vede l’ora di tornare a regnare. Roger Federer arriva in Francia da numero 8 al mondo e con un solo torneo alle spalle, giocato in casa a Ginevra, dove ha mostrato sicuramente un gran tennis ma non una grandissima condizione fisica. Le premesse ci sono, questo torneo promette davvero bene e così sarà.

Agli ottavi di finale arrivano tutti i migliori, poche sorprese nei primi due turni. Nella parte alta del tabellone c’è il passato e il presente del tennis, i fantastici 3: Nadal, Djokovic e Federer. Nadal arriva in semifinale dopo aver perso solo un set con Schwartzman, un cammino fantastico. Djokovic parte bene fino a quando non incontra Musetti. Il giovane italiano lo mette alle corde portandosi due set a zero. Djokovic poi mette in campo tutta la sua classe e la sua esperienza vincendo 6-1 6-0 il terzo e quarto set. Nel quinto il campioncino italiano si arrende a un problema fisico ed esce dal campo sotto i copiosi applausi del pubblico francese e di Djokovic stesso. Djokovic affronta poi ai quarti Berrettini. L’incontro sembra deciso quando poi Berrettini svolta il match e incalza cercando la rimonta. Rimonta interrotta dalla sosta per far uscire gli spettatori a causa del coprifuoco. Quando i due tornano in campo la rimonta si spegne in fretta e Novak riesce a portare a casa il match. Federer inizia bene il torneo ma è costretto al ritiro prima della partita con Berrettini a causa di un problema fisico. Roger ha subito dichiarato di non voler sollecitare il ginocchio per concentrarsi su Wimbledon, il suo torneo preferito, quello in cui ha fatto la storia del tennis.

Dall’altra parte del tabellone la nuova generazione di fenomeni si mette tutta in mostra. Zverev e Tsitispas dominano contro ogni avversario arrivando a sfidarsi direttamente in semifinale.

Le semifinali sono quindi Nadal contro Djokovic e Tsitsipas contro Zverev. Nadal appare il favorito sotto tutti gli aspetti, è il suo momento, è il suo torneo, appare inarrestabile ma…non ha fatto i conti con il numero uno al mondo che dopo aver perso il primo set, incalza e colpo dopo colpo mette alle corde Nadal che niente può contro questo extraterrestre. Zverev e Tsitsipas danno invece luogo ad una partita tiratissima, quasi olimpica, nessuno dei due intende mollare un centimetro, si tolgono un servizio a vicenda per ogni set, ma nel quinto ad avere la meglio è il greco, che si riconferma sempre di più maturo e pronto per grandi successi.

LA FINALE

Sono sette i precedenti tra Tsitsipas e Djokovic, con il serbo avanti 5-2. Il greco è alla prima finale Slam della carriera. Stefanos, a 22 anni e 305 giorni, punta a diventare il campione Slam più giovane da Juan Martin Del Potro che aveva 20 anni e 355 giorni quando vinse gli US Open 2009. Djokovic andrà a caccia domenica del suo secondo titolo al Roland Garros, lo Slam numero 19 della carriera, il secondo di fila dopo gli Australian Open: in questo caso si porterebbe a -1 dai recordman Federer e Nadal. Il greco, n°1 della Race con il record di vittorie in questa stagione, ha battuto in cinque set il tedesco Sascha Zverev. Il serbo, n°1 del mondo, è reduce dall’epica semifinale vinta con il 13 volte campione sullo Chatrier, Rafa Nadal. Giornata splendida a Parigi, sole e temperatura estiva sulla capitale francese. Al via la finale del Roland Garros!

Il primo set non ci da molte emozioni, nessun break, ognuno tiene il proprio servizio, si va quindi al tie-break dove ad avere la meglio è il greco che quindi porta a casa il primo set con il punteggio di 7-6.

Il secondo set parte subito con tutt’altro ritmo, Tsitispas non perde tempo toglie il servizio a Novak e si porta in vantaggio. La forza e la costanza del greco sono formidabili, e Djokovic non può molto, si conclude così il secondo set 6-2 per Tsitsipas.

Dal terzo set in poi l’extraterrestre Novak Djokovic sale in cattedra e da il via alla sua irrefrenabile rimonta. Il serbo sembra un’altra persona dopo i due set persi. Riprende a giocare con la consapevolezza di poter e di voler rimontare e così farà. Il terzo, il quarto e il quinto set dimostrano a Tsitsipas e al mondo intero perchè il serbo si trovi al numero uno del mondo. I set volano via uno dopo l’altro con il punteggio di 6-3, 6-2, 6-4, e arriva così dopo 4 ore di lotta, l’ennesimo trionfo del serbo.

Novak Djokovic campione a Parigi: il numero 1 del mondo ha scelto il modo più drammatico per staccare il suo secondo titolo sul rosso parigino, con una storica rimonta da 0-2 contro Stefanos Tsitsipas. 6-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-4 i parziali per il serbo in oltre quattro ore di lotta, uscito ancora una volta vincitore dopo le battaglie con Musetti (altra rimonta da 0-2), Berrettini e Nadal. E’ la sesta volta nella storia di uno Slam che un giocatore porta a casa il titolo dopo aver perso i primi due set, la prima a Parigi dopo Gaudio-Coria del 2004. Nole, dopo un primo set equilibrato e perso al tie-break, sembrava aver mollato nel secondo, anche fisicamente. Dal terzo parziale in poi non c’è stata storia: Djokovic è diventato ingiocabile al servizio (17 punti persi in tre set), trovando profondità, righe, difesa e colpi da maestro. Tsitsipas ha provato a opporre resistenza, ma si è piegato nella sua prima finale Slam.

Per Nole si tratta del 2° titolo a Parigi dopo quello del 2016, del 19° Slam in bacheca: il record di Federer e Nadal, fermi a quota 20, è distante solo una lunghezza. E tra due settimane comincia Wimbledon…

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