Al teatro della Pergola di Firenze, dal 31 Ottobre al 5 Novembre, verrà rappresentata l’opera teatrale di Davide Sacco: “L’uomo più crudele del mondo”.

Davide Sacco, drammaturgo Italiano, ha iniziato la sua carriera molto presto, avendo sempre avuto una grande passione per la scrittura e per l’arte. È cresciuto in una famiglia di teatranti ed è quindi stato stato a contatto con il mondo dello spettacolo fin da piccolo; questo lo ha poi portato a iscriversi all’Università “La Sapienza” di Roma per studiare teatro, dopo la quale è diventato aiuto regista di molte figure famose nel teatro italiano, come Massimo Popolizio, Tato Russo, Gigi Savoia, Vincenzo Cerami e altri. 

Le rappresentazioni che si terranno al teatro della Pergola dall’ultimo di Ottobre al 5 Novembre sono a cura della regia di Davide Sacco, affiancato dall’aiuto regia di Claudia Grassi. La sceneggiatura è invece nelle capaci mani di Luigi Sacco che con pochi elementi riesce a costruire l’ambiente che ospita l’opera nella sua interezza: una stanza spoglia in un capannone abbandonato; anche le luci, gestite da Andrea Pistoia,conferiscono un’ulteriore senso di incertezza e solitudine alla scena.

In questo dramma i personaggi misteriosi descritti da Sacco sono interpretati dai due abili e celebri attori Francesco Montanari e Lino Guanciale.

Francesco Montanari è un’attore italiano trasversale che ha avuto ruoli di rilievo sia sul palco che sul grande schermo, diventato famoso grazie al ruolo del “Libanese”, in Romanzo criminale. Lino Guanciale è un’attore italiano che ha avuto ruoli importanti nel cinema, nelle televisione e nel teatro e che ha studiato, come Davide Sacco, all’Università “La Sapienza” di Roma.

Il personaggio di Paul Veres, ovvero l’uomo più crudele del mondo, senza scrupoli e senza valori ha il volto di Lino Guanciale, che comunica al pubblico l’anima tormentata del personaggio e il suo carattere tramite una rappresentazione avvincente e che cattura lo spettatore. Il personaggio del giornalista incaricato di intervistarlo, invece, è interpretato da Francesco Montanari che dimostra che anche un personaggio apparentemente mite e “normale” può essere profondo e complicato tanto quanto un’uomo crudele.

Con solo due personaggi Davide Sacco crea un thriller psicologico avvincente; il dibattito acceso tra i due protagonisti va a testare fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo proponendo un’inquieta riflessione sul senso della giustizia e della morale allo spettatore.

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