In data 23 novembre il Maggio Musicale Fiorentino ha presentato la programmazione per il resto della stagione invernale e l’86° Festival del Maggio, da gennaio al 13 giugno 2024: in programma quattro opere liriche, un’opera in forma di concerto, un’opera per i bambini, 12 concerti sinfonici, un balletto.

Una programmazione volta all’innovazione, oltre che alla valorizzazione delle numerose realtà locali, come testimoniato dalle collaborazioni con gli Amici della Musica Firenze, l’Accademia Bartolomeo Cristofori, il Conservatorio Cherubini, la Scuola di Musica di Fiesole, l’Ort-Orchestra della Toscana, il Teatro della Pergola. Primaria anche la volontà di consolidare il rapporto con il pubblico, come affermato dal commissario Onofrio Cutaia, il quale ha aggiunto che, per rendere più accessibile a tutti il teatro, sono stati dall’inizio del suo mandato abbassati i prezzi dei biglietti. Provvedimento, quest’ultimo, che ha subito dato i suoi frutti, come testimoniato dalla grande affluenza di spettatori che hanno riempito la sala del Maggio in occasione della rappresentazione della Bohème. Prezzi ridotti anche per quanto riguarda gli abbonamenti, consultabili sul sito del Teatro.

Questi i provvedimenti adottati per superare il periodo di instabilità che il Maggio ha ultimamente attraversato e marcati dalla forte volontà di rinnovamento che ha sempre caratterizzato questa storica istituzione, costantemente rivolta al futuro, senza però mai perdere di vista la propria storia.

Il lavoro effettuato in vista della stagione attuale ha perciò permesso di dare un po’ di sollevo alle casse del Teatro, come affermato da Onofrio Cutaia nel corso della conferenza stampa di presentazione: “Intanto la stagione c’è, è già una cosa molto importante che ci sia. C’è stato un lavoro molto forte in queste settimane anche per il recupero di un tempo che è stato impiegato, nel recente passato, al ripianamento del debito e ad affrontare le situazioni molto complesse che ci siamo trovai davanti. La situazione oggi è molto più tranquilla e ci permette di affrontare il 2024 realisticamente in positivo, tenendo conto che ci deve essere un’attenzione enorme al rigore dei conti, unito però ad un mantenimento della qualità su cui non abbassiamo la guardia”.  

Tra la fine della stagione invernale e il Festival, al Maggio si potrà assistere alle seguenti rappresentazioni: quattro opere liriche (Don Pasquale, Turandot, Tosca, Jeanne Dark), un’opera in forma di concerto (Peer Gynt), un’opera per i bambini ispirata a Turandot (La principessa di gelo), 12 concerti sinfonici, un balletto (La trilogia dell’estasi).

Una programmazione che vede la presenza di grandi direttori come Daniele Gatti, Zubin Metha, Myung-Whun Chung e Riccardo Muti, il cui ritorno è particolarmente atteso. Coerentemente con il desiderio di proiettarsi verso il futuro, inoltre, in molte delle opere sinfoniche il direttore principale Daniele Gatti verrà affiancato da giovani e brillanti direttori, tra cui Nikolas Naegele, che è stato Kappelmeister alla Deutshe Oper a Berlino, Hankyeol Yoon, vincitore nel 2023 del Concorso Karajan di Salisburgo e Vitali Alekseenok, vincitore nel 2021 del concorso Toscanini.

La volontà di dare spazio a giovani musicisti, inoltre, si conferma con la scelta di Giulia Mazzoni, compositrice e pianista, che il 5 gennaio 2024 presenterà in anteprima mondiale il suo nuovo album YAS Your Anima Sistem, insieme all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da John Axelord. Il concerto esprime una musica strumentale e vibrante, ottenuta grazie al dialogo tra il pianoforte e gli strumenti elettronici prodotti da Thom Russo, vincitore di 16 Grammy Awards.

Il Maggio vuole rivolgersi anche ai giovanissimi spettatori: dal 15 febbraio andrà in scena La principessa di gelo, opera ispirata a Turandot di G. Puccini, che permetterà ai bambini di avvicinarsi a questo mondo e di conoscere l’istituzione che rappresenta l’eccellenza del teatro a fiorentino.

Un programma denso e variegato, che vede la partecipazione di grandi nomi e giovani promesse e che potrebbe definitivamente sancire la “rinascita” del Maggio, dopo un periodo di difficoltà. Tale, “rinascita” è stata infine testimoniata dalla presentazione del nuovo logo, realizzato da Alfredo Favi dello studio Arkè di Napoli: mantenuto il giglio, rappresentativo dell’identità del Maggio Musicale Fiorentino, ma modernizzato: “c’era la necessità di comunicare tutta la potenza della storia del teatro ma in maniera moderna, recuperare tutta la storia del Maggio e portarla alla città. C’è qualcosa qui che deve ricominciare a riemergere. C’è di recuperare il passato del Maggio e darne una lettura nuova, perché c’è una forza che ha tutte le potenzialità per farsi conoscere di nuovo dal pubblico nazionale e internazionale”, queste le parole di Alfredo Favi durante la conferenza.

Un’immagine della conferenza
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