41 anni fa, il 7 dicembre 1982, negli Stati Uniti avvenne un evento epocale che avrebbe cambiato il corso della storia giudiziaria nel mondo: la prima condanna a morte tramite iniezione letale. Da allora, questa pratica controversa ha segnato dibattiti etici e legali, suscitando molteplici reazioni a livello globale.

L’Inizio di una Pratica Controversa

L’esecuzione di Charles Brooks Jr. nel braccio della morte del Texas fu la pietra miliare che introdusse la pena di morte tramite iniezione letale. Questo metodo sostituì gradualmente metodi più tradizionali come la sedia elettrica o la camera a gas, in quanto considerato un’alternativa più umana, fino ad arrivare ad essere usata nella stragrande maggioranza dei casi, con più di 1380 condanne su un totale di circa 1500. Il tutto avviene tramite un cocktail di farmaci e sostanze che prima anestetizza il condannato e poi, una volta addormentato, provoca il soffocamento seguito dall’arresto cardiaco.

O almeno in teoria, dato che sono stati registrati moltissimi casi in cui i farmaci non hanno avuto l’effetto desiderato: infatti, per diversi motivi, tra cui l’abuso di droghe, tramite le quali il corpo si abitua e risente meno degli effetti, oppure il non corretto inserimento dell’ago da parte dei chirurghi. Questo porta ad uno stato di coscienza durante l’esecuzione oppure dolori fortissimi in caso di infiltrazioni di farmaci nei tessuti muscolari o nelle arterie.

Due Casi Celebri

Tra i molti fatti avvenuti riguardo le iniezioni letali ce ne sono alcuni che hanno provocato maggiore scandalo e dibattiti.

Uno studio del 2020 fatto sui corpi di 216 condannati morti con l’iniezione letale rivelò che l’84% di essi presentavano edemi polmonari, segno inequivocabile che queste persone erano morte con una sensazione di soffocamento. Questo fatto portò molti a rivalutare questa pratica che era ed è definita da molti come la più umana e non dolorosa. Un’altro fatto è molto recente, la doppia condanna di Jemaine Cannon e James Barber nel luglio 2023, condannati rispettivamente per aver ucciso una donna con 30 coltellate  nel 1995 e l’altro per aver colpito a morte un’altra donna durante una rapina nel 2001. Ha fatto scalpore a causa della condanna a decine di anni di distanza dal delitto e per il fatto che sono stati i primi condannati a morte con iniezione letale in Oklahoma dal 2022. Questo perché la governatrice Kay Ievy aveva temporaneamente fermato questo tipo di condanna per varie problematiche riscontrate nel cocktail di farmaci.

Evoluzione della Pena di Morte nel Mondo

Negli ultimi decenni, molti paesi hanno rivisto le loro politiche sulla pena di morte. Mentre alcuni stati hanno abolito completamente la pratica, altri paesi continuano a eseguire esecuzioni, anche se in numero minore rispetto al passato. L’Unione Europea e molte organizzazioni internazionali considerano la pena di morte una violazione dei diritti umani fondamentali.

Tuttavia, nazioni come gli Stati Uniti, la Cina, l’Iran e altri paesi continuano ad applicare la pena di morte per una varietà di reati; incredibile a dirsi, in Iran poi essere omosessuali è reato passibile di morte! Questo ha portato a un confronto costante tra coloro che sostengono la sua abolizione totale e coloro che la considerano un deterrente efficace per i crimini più gravi.

Questo anniversario è un momento per riflettere sull’evoluzione della pena di morte nel mondo, mentre la società continua a cercare un equilibrio tra giustizia e rispetto dei diritti umani.

Le controversie e le sfide legate alla pena di morte rimangono attuali, richiedendo un dialogo continuo e approfondito su come la giustizia può essere servita senza compromettere i valori umani fondamentali.

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