Valentino Rossi nasce ad Urbino il 16 febbraio del 1979. Suo padre, Graziano Rossi, era un ex pilota di motociclismo negli anni ’70 cincendo anche alcune gare di Motomondiale in 250cc. Il padre cercò fin da subito di trasmettere la passsione al figlio, il quale motrava una forte inclinazione e un gran talento:
«Andavamo sul piazzale della Berloni, legavo con una corda la sua macchinina dietro al mio motorino e lo trainavo mentre faceva i traversi e il controsterzo. [Quanti anni aveva?] Forse manco due, me lo ricordo perché a due anni e mezzo ha avuto in regalo un motorino con le rotelle. Che ha tolto quasi subito.» (Graziano Rossi, 2015)
La famiglia lo ha sempre supportato, permettendogli di sviluppare al meglio il suo talento.
Rossi ha iniziato la sua carriera motociclistica nel 1992, a 13 anni prova per la prima volta la Aprilia AF1 125 Futura, ed esordisce poi nel Campionato Italiano Sport Production del 1993 in sella a una Cagiva Mito 125 1996, nella classe 125cc, vincendo il suo primo titolo mondiale già l’anno successivo. Salendo in categoria, conquistò il titolo nella 250cc nel 99 e nel 2000 gareggiò per la prima volta nella 500cc. Con il passaggio nella MotoGP nel 2002, è riuscito a dominare la scena, vincendo ben sette titoli mondiali tra il 2001 e il 2009. Appena passò nella classe regina MotoGP, entrò a far parte della squadra ufficiale Honda, con la Honda NSR500. Ma a Valentino piacevano le sfide: nel 2004 passò alla Yamaha, una moto che non aveva ancora portato vittorie. Successivamente Rossi fu ospite del programma “Non mollare mai: storie tricolori” andato in onda su Rai 1 e condotto da Alex Zanardi, dove ha rivelato il perchè del passaggio di moto:
“Nel periodo in cui sono stato in Honda i miei detrattori dicevano che vincevo perchè avevo la moto migliore quindi bastavano 2 o 3 gare non vinte di fila e già ero finito. Passare da Honda a Yamaha è stata una grandissima soddisfazione. Ho dimostrato a tutti che non vincevo solo perchè avevo la Honda. Io ho fatto veramente una scelta da matto al punto che neanche la Honda ci credeva. Quando hanno capito che non firmavo il contratto mi hanno detto ‘ma veramente vai con la Yamaha?’ E a pensarci adesso un po’ sono stato matto però è stato bellissimo, la soddisfazione più grande della mia carriera, tante persone si sono riviste nella mia scelta e hanno sognato con questa cosa ed è stato bellissimo, la cosa che mi fa godere di più”.
Oltre al suo grande talento e a i suoi grandi successi, Rossi è ricordato per il suo carattere carismatico. Il suo numero, il 46, è ancora una delle più grandi icone del mondo del motosport.
Valentino lasciò il mondo del motosport nel 2021, a 42 anni (un’età già molto avanzata per questi tipi di competizioni), lasciando un’eredità di ben 9 mondiali vinti, 6 in meno dell’altra leggenda italiana del motociclismo Giacomo Agostini.
Al giorno d’oggi Rossi è impegnato nel mondo del motosport come proprietario del team VR46 e pilota nelle competizioni automobilistiche; la sua è una passione che non finirà mai.