Una stagione in salita, tra cambiamenti e riscatto
La stagione delle Juventus Women è stata tutt’altro che lineare. È cominciata con qualche incertezza, tra nuovi equilibri da trovare e la necessità di adattarsi a un campionato diventato ancora più competitivo. Dopo i 5 anni di dominio incontrastato, la squadra ha dovuto fare i conti con un processo di rinnovamento durato due stagioni: nuovi innesti, un cambio nella gestione tecnica e una Serie A femminile in costante evoluzione, dove ogni avversaria rappresenta una vera sfida.
Il girone d’andata ha visto la squadra alternare buone prestazioni a risultati meno brillanti. Tuttavia, già in quella fase, si intravedeva una costruzione paziente, di un gruppo che non aveva ancora espresso tutto il proprio potenziale. Con il passare delle giornate la squadra ha trovato una maggiore compattezza, puntando sulla solidità difensiva e sulla leadership di giocatrici come Girelli, Caruso e Salvai.
Uno dei momenti più amari dell’annata è stato senz’altro l’eliminazione prematura dalla UEFA Women’s Champions League, arrivata già nella fase preliminare. Un’uscita deludente, sia per le ambizioni del club sia per il valore reale della rosa. L’Europa si è confermata terreno ancora difficile per il club piemontese, dove ogni minimo errore si paga caro. Ma proprio da quella delusione la squadra ha tratto nuove motivazioni, concentrandosi totalmente sull’obiettivo scudetto e trasformando la rabbia in energia positiva.
Nel momento più delicato, quello della Poule Scudetto, la Juventus ha saputo alzare il livello, mentre avversarie come Roma e Inter hanno perso punti decisivi. Le bianconere hanno approfittato dei passi falsi delle rivali, riuscendo ad assicurarsi la testa dello scudetto. Non un dominio assoluto, ma una crescita costante che ha permesso alla squadra di arrivare a chiudere i conti con tre giornate d’anticipo.
Dopo due anni di supremazia da parte della Roma, le Juventus Women conquistano la vetta assoluta della classifica, tornando a cucirsi la toppa tricolore sul petto. La vittoria per 2-0 contro il Milan, nella giornata di venerdì 18 aprile ha sancito matematicamente il ritorno sul tetto d’Italia delle bianconere. Un successo che va oltre i tre punti e che racconta di una squadra che, pur tra alti e bassi, non ha mai smesso di credere nell’obiettivo scudetto.
La stagione è stata gestita pazientemente, affrontando una Roma meno schiacciante rispetto alle stagioni passate, ma comunque sempre pericolosa. La Juventus ha saputo approfittare dei passi falsi delle rivali, consolidando partita dopo partita la propria dominanza sulle altre. Un lavoro fisico e mentale, ma soprattutto di squadra, che ha trovato l’apice assoluto nella sfida di Biella contro il Milan.
L’analisi della partita: il Milan tiene un tempo, poi si inchina a bomber Girelli
La sfida con il Milan non è stata una semplice formalità. Le rossonere sono scese in campo con l’intenzione di non concedere nulla alle padrone di casa e, almeno nel primo tempo, hanno mostrato una buona organizzazione per quanto riguarda il reparto difensivo. Al 42’ è stata proprio la squadra allenata da mister Bakker a rendersi pericolosa: prima con Arrigoni, poi con Ijeh, ma in entrambi i casi la difesa bianconera si è fatta trovare presente.
La svolta è dovuta, ancora una volta, al talento e all’esperienza di Cristiana Girelli. Al 45’ l’arbitro assegna un rigore non poco contestato per un contatto con Sorelli. Dagli undici metri, la numero 10 non sbaglia, spiazzando l’estremo difensore dei rossoneri. Con questo gol la Juve apre le marcature, concludendo i primi 45′ in vantaggio.
La ripresa si apre con il raddoppio fulmineo al 47′: Cantore serve di tacco Girelli, che conclude a rete con l’aiuto della deviazione di Sorelli. Arriva il 2-0, che mette il punto esclamativo sulla partita e, dunque, sul campionato.Dopo il raddoppio, è solo gestione del possesso per la squadra di casa. Le bianconere mantengono il controllo, sfiorando anche il tris con un’altra grande occasione per Cantore. Il Milan prova a reagire, ma la difesa gestita da Peyraud-Magnin riesce a rimanere concentrata per tutto il secondo tempo. Al 90+5′ arriva il fischio finale, sancendo l’inizio della festa delle giocatrici della Juventus.
Un titolo che vale doppio
Non si tratta “solo” di uno scudetto, ma della dimostrazione che il gruppo, nonostante un periodo di transizione e di cambiamento, è ancora competitivo ad altissimi livelli. La Juventus ha saputo reagire a un biennio complesso, puntando tutto sulla continuità di alcune leader come Girelli e sull’inserimento di nuove giocatrici che hanno saputo rafforzare ulteriormente il gruppo.
E adesso? C’è già chi pensa alla Champions, a costruire una squadra ancora più forte. Ma, per il momento, il presente è tutto da festeggiare: la Juventus Women è di nuovo campione d’Italia.
Immagine di jorono su Pixabay (download gratuito); si ringrazia.