“Io sono figlio del Caos,

e non allegoricamente, ma in giusta realtà”

È così che Luigi Pirandello amava definirsi scherzosamente evocando le proprie origini a Caos (piccola contrada nei pressi di Girgenti dove i suoi genitori si erano rifugiati fuggendo da un’epidemia di colera). Ed è anche questo il titolo della mostra allestita in suo onore e in ricordo al teatro della Pergola dal 16 Ottobre al 3 Novembre, visitabile il mercoledì e giovedì  dalle ore 15:30 alle 18:30 gratuitamente.

E’ stata infatti organizzata una mostra, che, ricordando una variegata selezione tra le oltre cento messe in scena pirandelliane recitate alla Pergola dalla fine degli anni ’60 ad oggi, ci conduce in un viaggio fantastico tra le maschere, i volti e le immagini del prodigioso “figlio del caos” alla ricerca delle sue e delle nostre radici.

Tutti i più significativi allestimenti degli ultimi 50 anni vengono così ripercorsi attraverso immagini, locandine, lettere, schede tecniche teatrali, manifesti e molti altri documenti fino ad ora conservati nell’archivio del teatro stesso contenente centinaia di migliaia di fogli risalenti a partire dal secondo dopoguerra (1942).

Grazie inoltre all’aggiunta di qualche piccola, ma meritevole eccezione  un po’ più lontana negli anni, è stato possibile anche dare un’occhiata a qualche piccolo scorcio della vita privata di questo grande autore, come per esempio il suo rapporto intrigante con l’attrice e “sua musa e attrice prediletta” Marta Abba per la quale è stata esposta nella mostra un manifesto di un suo spettacolo del ‘69 e una lettera di Pirandello autografa del ’29 nella quale raccomandava vivamente l’attrice al teatro della Pergola, sostenendo che sarebbe stata l’attrice del futuro.

Si tratta dunque di un grande omaggio allo scrittore, drammaturgo e al contempo filosofo, che ha profondamente segnato la cultura e il teatro del nostro tempo, nel quale sembrano perfettamente incarnarsi le parole di Leopardi nello Zibaldone: “Il vero poeta è anche filosofo e il vero filosofo è anche poeta”, ma non solo…

Infatti fra i tanti manifesti si può notare quanti grandi attori abbiano recitato opere pirandelliane, come Gabriele Lavia (di cui è esposto un suo schizzo di un suo autoritratto) e Michele Dimaria in L’uomo dal Fiore in Bocca oppure Carlo Cecchi e Franco Branciaroli in Enrico IV, solo per citarne alcuni. 

maschere degli scalognati dello spettacolo i Giganti della Montagna

Durante la mostra abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Adela Gjata, una fra le tre organizzatrici della mostra che ci ha illustrato molto gentilmente le varie opere del drammaturgo che sono state recitate alla Pergola rispondendo anche ad alcune nostre domande:

Da cosa è nata l’idea di allestire questa mostra?

L’idea è nata sia con lo scopo di omaggiare Pirandello, sia con quello di omaggiare il teatro della Pergola e tutti i suoi attori. Durante la stagione di quest’anno abbiamo la messa in scena de i Giganti della Montagna di Lavia, che sarà possibile vedere già dal 24 di Ottobre. Quest’opera è una nostra produzione ed è la terza messa in scena di Pirandello di un opera di Lavia, quindi la mostra è stata pensata anche per mettere in risalto questo spettacolo. Inoltre è stato anche un omaggio verso questo nostro archivio che contiene centinaia di migliaia di fogli che partono dal secondo dopoguerra; abbiamo anche un altro archivio che contiene documenti dalla costruzione della Pergola fino al 1942. L’archivio “moderno” lo chiamiamo l’aprile delle stagioni, e tutte le stagioni della Pergola sono documentate qui, compresi tutti i singoli spettacoli, foto di scena, note di regia, recensioni nei giornali, ecc.

Quanti sono gli spettacoli di Pirandello rappresentati alla Pergola?

Noi abbiamo dovuto fare una selezione a causa dello spazio ristretto riservatoci alla mostra, abbiamo così deciso di scegliere gli ultimi 50 anni di messe in scena, e quindi dalla fine degli anni ’60 ai giorni nostri. Nel riquadro che vedete sono  rappresentate le occasioni in cui ogni opera è stata rappresentata qui, in totale ne sono state rappresentate più di 100.

Tutti i suoi spettacoli alla Pergola

Queste opere vengono ancora riproposte alla Pergola come un tempo? 

Si, Pirandello c’è sempre, almeno una volta durante la stagione teatrale è sempre presente. E’ una sicurezza ed uno degli autori che non manca mai, a volte anche 2-3 titoli.

Perché proprio Pirandello è stata la scelta di questa mostra?

Pirandello per rendere un omaggio alla nostra produzione e i Giganti della Montagna, che è l’ultima opera, per rendere un omaggio a tutti gli artisti che si sono confrontati e ispirati alla sua opera e per mettere in risalto questo patrimonio che abbiamo dell’archivio delle stagioni.

In calce all’articolo proponiamo anche una piccola galleria di immagini della mostra: spiccano manifesti, note di regia e grandi attori, tanti presupposti per rivivere il tempo di uno dei più grandi drammaturghi del ‘900.

Mostra a cura di

Valentina De Matteis, Claudia Filippeschi, Adela Gjata

Progetto grafico

Daniela Lotti / SocialDesign

Progetto di allestimento

Goffredo Serrini e Claudio Zagaglia

SocialDesign

Realizzazione struttura espositiva

ACME04

Montaggio mostra

Reparto tecnico del Teatro della Pergola

Hanno collaborato

Elena Bianchini, Valentina Di Cesare, Gabriele Guagni, Riccardo Ventrella, Alessia Vigili

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