Se teatri e musei non possono accogliere il pubblico, non per questo rinunciano alla loro fondamentale missione.

Cultura che non si ferma. Cultura che non rimane in un teatro, in un museo, in una cineteca, ma raggiunge tutti gli italiani, che al grido comune di “restiamo a casa”, ora hanno ancora più bisogno di lei.

Con il decreto firmato dal Presidente del Consiglio nella notte dell’8 marzo 2020 è stata stabilita, oltre alla serrata di determinate attività commerciali, la chiusura di musei e luoghi di cultura.

La risposta a questo provvedimento è stata davvero degna di plauso. Per godersi uno spettacolo non dobbiamo necessariamente sedere sulle poltrone di una platea o di una galleria; basta immaginare la propria casa come un palco, magari proprio il grande palco centrale, da dove ammirare la scena.

È cosi che molti teatri hanno deciso di rimanere aperti nelle loro piattaforme social.

Il San Carlo di Napoli offre la possibilità di compiere un tour virtuale del teatro, di vedere curiosità, backstage e interviste, ma soprattutto di rivedere spettacoli messi in scena nelle stagioni passate; titoli come la Cavalleria Rusticana di Mascagni, l’Ermione di Rossini, la Cenerentola di Prokof’ev.

Notevole il successo del progetto del Teatro Pubblico Ligure e della Compagnia Corrado d’Elia: il loro spettacolo “Racconti in tempo di peste” in pochi giorni ha superato le 30mila visualizzazioni. 

Non può mancare la nostra Firenze con i suoi teatri simbolo come la Pergola e il Maggio Musicale Fiorentino.

È proprio l’assessore alla cultura, nonché Presidente della Fondazione Teatro della ToscanaTommaso Sacchi, a dare vita ad una nuova emittente: Firenze Tv, televisione online aperta a tutti coloro che avranno voglia di intrattenersi e soffermarsi a pensare, riflettere. Coinvolti nel progetto nomi come Stefano AccorsiGlauco MauriRoberto SturnoPierfrancesco FavinoGiulio Scarpati e molti altri. 

Il Maggio Musicale Fiorentino con la Scuola di Musica di Fiesole, il Conservatorio Cherubini e l’Ort Orchestra della Toscana invita ogni giovedì e domenica alle ore 18:00 ad affacciarsi dal proprio balcone per cantare e suonare con loro. Il Maggio inoltre in accordo la la casa discografica Dinamic e con Rai play, ha iniziato dal 14 marzo la riproposta di esecuzioni di opere e concerti storici e recenti del teatro. Per poterle seguire e vedere il programma vedere il profilo FB del Maggio Musicale Fiorentino: da non perdere l’appuntamento di domani alle ore 20 con L’Italiana in Algeri di Rossini diretta da Bruno Campanella con la regia di Joan Font, mentre giovedì 19 alle 15.30 ci sarà il divertentissimo Un mari a la porte di Offenbach, da noi a suo tempo recensito, per la direzione di Valerio Galli e la spiritosa e colorata regia di Luigi di Gangi e Ugo Giacomazzi

A fianco dei teatri sono tante le visite virtuali promosse dai musei italiani, come il Museo Egizio di Torino che fa entrare in contatto scene dell’antichità con l’attuale emergenza che stiamo vivendo; simbolo lo scambio di lettere tra due scribi, padre e figlio. 

Non può mancare il nostro museo degli Uffizi, che ci riporta indietro nel 1348, anno dell’epidemia di peste, che fa da cornice al capolavoro di Boccaccio, il Decameron#UffiziDecameron è l’hashtag promosso dal celebre museo fiorentino, che offre anch’esso tour virtuali con una grande attenzione alle opere di Raffaello; il 6 aprile infatti verranno celebrati i 500 anni dalla sua morte.

Palazzo Strozzi, sempre a Firenze, dà vita al nuovo progetto “In Contatto”; contatto che si basa sulla costruzione di una nuova forma di comunicazione con il pubblico, grazie al blog del museo che si trasforma in una piattaforma ricca di approfondimenti, storie e contributi di artisti come AiWeiwei, protagonista della mostra del 2016 “Libero”, che ha inviato un videomessaggio di sostegno a Firenze e all’Italia.

Quando riusciremo a ritornare di fronte ad un palco o in un sala di un museo vedremo tutto ciò come un qualcosa di speciale, di bellissimo, un ritorno alla normalità; normalità che assumerà le vesti della straordinarietà. 

“Andrà tutto bene” recita il messaggio che molti appendono alle loro finestre e sembra un po’ ricordare una frase di John Lennon: “Alla fine andrà tutto bene, se non andrà bene non è la fine”.

Fonti:

Avvenire www.avvenire.it

Ansa www.ansa.it

Corriere della Sera www.corriere.it

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