Mitologia, amore e fabula: queste le tre parole che descriveranno l’84esimo festival del Maggio Musicale Fiorentino.

Quest’anno il celeberrimo festival sarà inaugurato il 12 Aprile con Orphée et Eurydice di Chritoph Willibald Gluck, opera mai stata eseguita nella versione francese al Maggio e che sarà diretta dal maestro Daniele Gatti che debutta come direttore principale al Maggio, la regia invece è stata affidata al libanese Pierre Audi. Nel cast internazionale il ruolo di Euridice sarà ricoperto dal soprano austriaco Anna Prohanska, Orfeo invece sarà interpretato dal tenore argentino Juan Francisco Gatell ed Amore verrà impersonato dal soprano catalano Sara Blach, una dei protagonisti della recente produzione svoltasi al Maggio de “Lo sposo di tre, marito di nessuna” di Luigi Cherubini, nel ruolo di Donna Lisetta. L’Orfeo ed Euridice sarà messo in scena anche il 13, il 19, il 21 ed il 23 Aprile, tutte le informazioni nel nostro articolo a riguardo.

Il secondo titolo in programma il 27 aprile è Roméo et Juliette di Charles Guonod, altra opera in francese del tutto nuova per il Maggio Musicale. Sarà diretta da Henrik Násási ed avrà come regista Frederic-Wake Walker, il quale è accompagnato da quasi tutto lo staff creativo del titolo inaugurale dello scorso festival: Adriana Lecouveur. Anche per questo spettacolo sono programmate diverse repliche il 30, il 3, il 5 e l’8 maggio.

Terzo titolo, e grande ripresa di un grande successo del maestro Mehta e del Maggio, è l’opera di Wolfgang Amadeus Mozart “Le Nozze di Figaro” in scena dal 7 al 19 maggio in quattro repliche: 7 (prima recentemente anticipata, con la felicità di chi attende ansiosamente), 14, 15 e 19. Per questo capolavoro mozartiano la regia è stata affidata a Jonathan Miller, che riprenderà quella di Georg Rootering, la direzione invece è di Mark Minkowski.

Quarto titolo in cartellone è un’opera mai rappresentata al Maggio musicale, si tratta de I due Foscari” del grande Giuseppe Verdi che verrà rappresentata il 22 maggio con repliche il 25, il 28, il 31 ed un’ultima il 3 giugno. Questo ultimo titolo rappresenta anche il grande ritorno al Maggio di Placido Domingo, nel ruolo di Francesco Foscari. Il cast vanta inoltre un nuovo debutto al Maggio con il tenore Jonathan Tetelman nel ruolo di Jacopo Foscari ed il ritorno di Ailyn Pérez, che lo scorso novembre 2021 aveva interpretato Alice Ford in Falstaff. La regia è di Grischa Asagaroff e la direzione di Carlo Rizzi, che ritorna al maggio dopo la direzione de “La Traviata” ed “Un ballo in maschera”, entrambe opere di Verdi.

Quinto ed ultimo titolo operistico di questo festival è anch’esso mai stato rappresentato al Maggio ed verrà messo in scena il 4 luglio: Acis et Galatée” di Jean-Baptiste Lully sarà diretto da Federico Maria Sardelli, il quale dirigerà l’orchestra del Maggio affiancata dall’orchestra barocca Modo Antiquo.

Non poteva mancare ovviamente la presenza di concerti sinfonici che vedranno la direzione di Sir Mark Philip Elder e Daniele Gatti, che dirigeranno brani di Haydn, Mozart, Stravinskij e Moteverdi. Inizialmente in programma anche un concerto diretto da Vladimir Spivakov con l’orchestra filarmonica nazionale di Russia, in cui sarebbero dovuti essere eseguiti estratti dai più grandi autori russi (tra cui due arie da due differenti “Romeo e Giulietta”, una di Pëtr Il’ič Čajkovskij e l’altra di Sergej Prokof’ev ), che però è stato annullato.

Sono dunque quelli della mitologia e dell’amore i temi scelti come filo conduttore di tutto il festival e sono presenti in tutte le opere del cartellone come in “Orphée et Euridice”, opera con cui si aprirà il festival e la quale conferenza stampa di presentazione è avvenuta giovedì scorso.

Quando l’anno scorso fui presentato come direttore principale del Maggio dissi che accettavo con molto piacere, orgoglio e felicità il fatto di, dopo tanti anni che faccio musica, avere la possibilità di operare all’interno di un festival; notavo però che una volta spente le luci sul Maggio Musicale Fiorentino, che cosa succede a Firenze? Lo dico da milanese, lo dico da qualcuno che vede l’attività fiorentina da non lontano, e a volte mi chiedevo: “che cosa sta succedendo a Firenze?” Ci sono opere, concerti, ogni tanto arrivavano delle notizie, si doveva aspettare l’apertura del festival per ottenere una visibilità molto ampia e così ho detto: “Firenze potrebbe diventare una piccola Salisburgo italiana”.Con calma, ho detto soltanto che potrebbe diventare un esempio quello che succede a Salisburgo, sono due città diverse, incomparabili dal punto di vista della ricchezza, e da tutto ciò che si può trovare a Firenze. La struttura quindi della stessa città, il fatto che sia una città visitata tutto l’anno da turisti di tutto il mondo, posizionata al centro di vie di comunicazione molto importanti, con un teatro nuovo bellissimo, la sala Metha, a pochi metri dalla sala principale portano una sinergia, una capacità di poter sviluppare dei concerti artistici formidabili per il nostro paese, e quindi ho detto: “il Maggio va bene così”, cerchiamo di creare due costole, due piccoli satelliti all’interno della cosiddetta stagione che parte dalla fine di settembre e senza modificare nulla ma con un po’ di sagacia, inanellare due o tre opere che siano accomunate e che vengano eseguite una dopo l’altra da un’idea comune, drammaturgica, un percorso su un periodo storico, un omaggio a un compositore.”

Così il Maestro Daniele Gatti parla riguardo a Firenze e questo 84esimo festival ormai alle porte, il direttore d’orchestra ha poi continuato facendo un paragone riprendendo l’esempio di Salisburgo esponendo gli intenti di questo festival:

La stagione sinfonica qui a Firenze è molto sentita ha una grande tradizione e un’orchestra straordinaria che la sostiene e quindi utilizzare anche quattro programmi sinfonici che “surgelino” questa idea, e quindi avere il Maggio Musicale come festival principale, laddove a Salisburgo tutti sanno che il festival estivo è la punta di diamante della città dal punto di vista artistico. Avere una piccola costola alla fine dell’autunno con due o tre titoli d’opera e un’altra verso la fine dell’inverno. Questi due satelliti sono come per Salisburgo il festival di Pasqua e danno modo di riaccendere quel riflettore sopra la città, in momenti diversi da quelli come questo. Ho chiesto ad Alexander – dice indicando il Sovraitendente del Maggio Musicale Fiorentino Alexader Pereira – solo una cosa, dammi un foglio bianco, io faccio lo schizzo e poi tu lo colori, per cui l’idea di fare questo percorso l’abbiamo costruita insieme. Dico che “ho superato a destra” perché il Maggio era all’80% pronto, io sono intervenuto cercando di comprendere se le opere che erano state presentate avevano un nesso con qualche idea, e alla fine lo abbiamo trovato con il mito greco e l’amore, anche attraverso titoli di opere che richiamano questi aspetti, la proposta quindi di Orfeo ed Euridice, Romeo e Giulietta, le nozze di Figaro ed altre… Per non essere troppo pressanti su una tematica il teatro naturalmente aveva anche proposto titoli che si discostavano da questi, e trovo che il pensiero sul mito greco e sull’amore ci presentano anche forme di amore differenti attraverso i diversi titoli che stiamo presentando. Il programma per la prossima stagione, che ovviamente va levigato alla fine dell’anno, presenterà un omaggio a Verdi, composto da tre titoli accomunati dallo stesso soggetto e questo già ci porterà a sviluppare un pensiero sulla musica sinfonica che in quel periodo presenteremo, così come a febbraio presenteremo il mito di Faust e altre opere dedicate a questo soggetto, con sempre quattro programmi sinfonici, che non dirigerò solo io”

A fine conferenza il Maestro Gatti ha ripreso la parola presentando brevemente anche il programma sinfonico che il festival quest’anno ha da offrire. La conferenza stampa si è poi conclusa con un’osservazione sempre del maestro Gatti: “Questo è un buon momento per presentare anche i compositori della scuola italiana del primo Novecento, che sono completamente spariti dal nostro repertorio sinfonico. Inserendoli sotto la protezione verdiana di questi tre mesi, il pubblico potrà ascoltare pagine che sono state completamente dimenticate e che hanno invece il diritto di essere presentate e divulgate da tutti.”

Per maggiori informazioni sulla prima opera in scena per il festival consultate il nostro articolo a riguardo e buon festival a tutti!

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