Durante il primo pomeriggio di giovedì 11 aprile si è tenuta la prima apparizione pubblica ufficiale in qualità di nuovo sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino di Carlo Fuortes, il tutto in concomitanza dell’inaugurazione della 86esima edizione del Festival del Maggio.

Hanno preso parte alla conferenza personaggi di spicco come il maestro Zubin Mehta,il maestro Daniele Gatti,  il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della regione Toscana Eugenio Giani. Questi ultimi sono stati i primi a parlare, infatti Giani ha ringraziato e elogiato il grandissimo impatto del teatro su Firenze e non solo, dato che è il più importante della regione, e ha auspicato che il Maggio possa espandersi e aprirsi a nuove iniziative anche grazie alle rappresentazioni del periodo estivo nell’anfiteatro a cielo aperto. Dopo i ringraziamenti e gli auguri del sindaco ha preso la parola il nuovo sovrintendente Fuortes. Egli ha espresso la gioia e l’onore di occupare questo ruolo accompagnato da personalità come Daniele Gatti e Zubin Mehta che sono riusciti, in tutti questi anni, a elevare oltremodo il livello del teatro.

Riferendosi al passato ha marcato il fatto che nel 1933 il Maggio, che era un teatro ancora molto giovane, così come lo è oggi a confronto con gli altri teatri italiani, è riuscito a creare un festival innovativo che poi è stato ripreso da moltissime altre istituzioni, rendendo il teatro fiorentino un centro culturale fondamentale per l’Italia e non solo.Il sovrintendente, ben consapevole dei gravi problemi finanziari che affliggono il teatro sa di dover risollevare lo splendore e la fama che il Maggio merita. 

Proprio a favore di questo il lavoro fatto recentemente durante la gestione commissariale di Onofrio Cutaia ha portato notevoli aumenti dei guadagni della biglietteria, infatti il concerto del maestro Gatti, tutte e 5 le recite di Turandot, il concerto del maestro Muti e quello del maestro Chung sono sold out. Secondo Fuortes questo dimostra la forza del teatro che ancora riesce a riempire le sale con la sua bellezza, anche se ancora c’è carenza di pubblico internazionale, ed è soprattutto questo che il sovrintendente desidera recuperarw, allargarlo e di intercettare anche il pubblico di passaggio a Firenze.

Per questo sono state aggiunte ben 3 opere nuove al programma del 2024, anche se ancora devono essere presentate, e inoltre ci sarà, il 29 aprile su Rai 1, un programma con Roberto Bolle che avrà come protagonista gli spazi del Maggio nella loro totalità. Per il sovrintendente questo è un modo per far conoscere la bellezza del teatro a tutta Italia. Nei prossimi 5 anni quindi punta alla piena restaurazione economica, di immagine e di popolarità del Maggio Musicale con effetti già visibili nel prossimo biennio, fondamentale per questo scopo. La parola è poi passata al direttore principale Daniele Gatti che ha ricordando i periodi difficili del COVID e non solo. Ha elogiato il suo coro, la sua orchestra, i maestri collaboratori e chi in ufficio “ha tenuto la barra dritta”, per aver continuato nonostante le continue polemiche, articoli di giornali e critiche continue che sono arrivate contro tutti loro che hanno cercato sempre e comunque di mantenere alto il livello di tutte le rappresentazioni.

Dopo l’intervento di Massimo Popolizio che si occupa della regia di Tosca ha parlato il direttore emerito Zubin Metha. Anche lui ha espresso i suoi auguri a Carlo Fuortes, suo 16esimo sovrintendente, e la sua gratitudine al teatro per tutti questi anni di servizio, sperando che ne possano venire tanti ancora. La conferenza è terminata con l’intervento di Fabio Vacchi, compositore di Jeanne Dark, in collegamento da Milano.

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