A Valencia Bagnaia si laurea campione del mondo, proprio dove 12 mesi fa Valentino Rossi lasciava il motomondiale, riportando l’Italia sul tetto del mondo nella classe regina. Cade finalmente un tabù per l’Italia, che non vinceva un titolo piloti dal 2009 col Dottore, e per la Ducati, la quale, dopo i tre titoli costruttori consecutivi, trova anche il mondiale piloti che mancava dal lontano 2007.

Al quarto anno nella classe regina del motomondiale Francesco Bagnaia ha riportato l’Italia sul tetto del mondo. Il venticinquenne torinese è riuscito a regalare alla Ducati il secondo titolo piloti, riuscendo dove nemmeno 10 anni fa Valentino Rossi era riuscito, lasciando Borgo Panigale dopo anni senza soddisfazioni. Un pilota italiano riesce quindi a riportarci un mondiale che al nostro paese mancava da 13 anni.
Una vera e propria impresa dunque quella di Pecco e della Ducati Desmosedici, impresa che viene dimostrata anche da questi numeri.

108 – I punti recuperati a Fabio Quartararo in 10 gare, dal Sachsenring a fine giugno al round finale di Valencia. Una rimonta epica senza eguali nella storia dei motori, né nella Formula 1 né nel motomondiale. Un comeback che ha infiammato la sfida mondiale, dal -91 al termine del decimo GP, al definitivo sorpasso del +17 in Malesia dopo 5 vittorie e 8 podi in 10 gran premi.

7 – Bagnaia è solo il settimo pilota italiano a conquistare il mondiale nella top class. Solo Valentino Rossi era riuscito ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della MotoGP, per ben 6 volte (2002 e 2003 in sella alla Honda e nel 2004, 2005, 2008, 2009 con la Yamaha). Andando indietro nel tempo e allargando gli orizzonti alla classe 500 i piloti titolati sono Masetti, Liberati con la Gilera, Agostini con la MV Agusta e Lucchinelli e Uncini in sella alla Suzuki.

50 – Bagnaia è solo il quarto italiano a vincere un mondiale in top class guidando una moto italiana. Il primo a riuscirci era stato il sopracitato Giacomo Agostini nel 1972 sulla MV Augusta 500. 50 anni dopo Bagnaia e Ducati sono riusciti a conquistare un record rompendo l’egemonia dei marchi giapponesi.

2 – Pecco diventa il secondo pilota in sella alla Ducati a regolare il mondiale piloti MotoGP. L’unico trionfo della casa bolognese prima di oggi era stato quello di Casey Stoner nel 2007, che con 10 vittorie riuscì anche a regalare il mondiale ai costruttori. 15 anni dopo Bagnaia e Ducati ripetono quella impresa.

21 – Dopo 13 anni Bagnaia ha regalato il 21° mondiale in classe regina all’Italia, che rafforza il suo distacco nella classifica all-time dei mondiali conquistati. Dietro a noi troviamo il Regno Unito con 17 titoli (tutti in epoca classe 500), Stati Uniti a 15 e Spagna con 11 titoli di cui addirittura 10 in MotoGP.

7 – Come le vittorie di Pecco Bagnaia ottenute nel 2022, solo Stoner ha fatto meglio in forza alla Ducati. Sempre Valentino Rossi fu l’ultimo italiano capace di fare come Pecco, vincendone 9 nel 2008.

4 – In questo stratosferico 2022 Bagnaia è riuscito ad inanellare ben 4 vittorie consecutive, da Assen a Misano, diventando il primo pilota Ducati a riuscirsi. In MotoGP prima di lui ce l’avevano fatta Valentino Rossi, Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Nella classe 500 ci riuscì il mitico Agostini capace di portare a termine una insensata sequenza di 20 vittorie di fila.

1463 – Giorni dalla conquista del mondiale di Moto2 a Sepang. 48 mesi dopo a Valencia torna a festeggiare un mondiale, questa volta di MotoGP incidendo il suo nome nell’albo dei miti di questo sport.

3 – Bagnaia diventa solo il terzo italiano ad aver conquistato sia un mondiale in classe regina, sia in una categoria “minore” del motomondiale. Gli altri due a riuscirci sono stati il leggendario Agostini (8 volte campione nella classe 500 e 7 nella classe 350) e Valentino Rossi, unico a conquistare un titolo iridato in 4 classi diverse: 125, 250, 500 e MotoGP.

5 – Le pole Position stagionali di Pecco nel 2022. Bisogna tornare nel 2009 per trovare un italiano capace di conquistare un numero maggiore di pole, con Valentino Rossi che in quell’anno ne totalizzo 6.

189 – Come i giri trascorsi come leader della corsa in questo 2022, più del doppio rispetto al suo rivale Quartararo, che si è fermato a 76.

381 – I punti che è riuscito a raccogliere negli ultimi 26 appuntamenti del Mondiale. Numeri che hanno permesso a Bagnaia di diventare sempre più consapevole dei propri mezzi, diventando uno dei piloti top più difficili da fronteggiare. Dal giorno in cui ha ottenuto la prima vittoria nella classe regina ad Aragon (in quel duello da brividi con Marc Marquez), Bagnaia è riuscito ad ottenere 11 vittorie, 10 pole position e 18 piazzamenti nella top 5. Un rendimento che ha permesso il concretizzarsi di un sogno.

25 anni e 296 giorni – L’età in cui Francesco Bagnaia è diventato il re della MotoGP. Solo Rossi, Agostini e Umberto Masetti sono stati più precoci nel portarsi a casa un titolo.

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