Il 30 Giugno 2025 il sovrintendente del Maggio Musicale, Carlo Fuortes, ha presentato il programma per la prossima stagione musicale del Maggio e quello per l’88esima edizione del Festival del teatro. “Opera viva-un viaggio tra mito e realtà” sono le parole che Fuortes ha usato per descrivere la nuova selezione di opere che verranno presentate al pubblico nel 2026: per noi sarà una stagione che dimostra la modernità di un teatro che sa crescere con la propria città. Ad affiancare il sovrintendente nella presentazione, il direttore Gatti, la sindaca Funaro e il presidente della regione Giani.
Uno degli annunci più importanti che hanno accompagnato la descrizione della nuova stagione è stato quello riguardo l’elezione del direttore d’orchestra Daniele Gatti come nuovo direttore musicale del teatro; carica che durerà fino al 2029. Gatti, che da diversi anni lavora con il teatro fiorentino, ha accettato felicemente il ruolo, e ha pubblicamente espresso la propria gratitudine nei confronti del sovrintendente Fuortes per la scelta.
Opere
Quest’anno il programma contiene 5 opere estremamente moderne, ovvero composte nel XX secolo, compresa una nuovo titolo ancora in via di sviluppo; i nuovi titoli sono accompagnati da classici accuratamente selezionati che, complessivamente con i primi 5, ricoprono un arco di tempo che va dal barocco al contemporaneo. In totale l’anno 2026, e l’inizio del 2027, sarà composto da 12 titoli.
Ad aprire il Festival, l’opera insolita intitolata The Death of Klinghoffer di John Adams; con la regia di Luca Guadagnino, con il suo debutto all’opera, il titolo tratta della tragedia avvenuta sulla nave Achille Lauro in seguito al suo sequestro nel 1985. Il titolo è diventato “un’opera pericolosamente attuale” con il nuovo inizio del conflitto Israele/ Palestina ma proprio per questo il teatro ha deciso di tenerla come parte del nuovo programma. Il racconto della tragedia prende la forma di opera sacra; lascia spazio alle parole grazie alla struttura questi oratoriale e tutto viene rappresentato come racconto passivo, mai nell’opera
A seguire, tra gli altri, i titoli più classici: Un ballo in maschera e Simon Boccanegra di Verdi, Tosca di Puccini e Les Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach; nonostante quest’ultimi siano ormai testi di repertorio molto conosciuti, abbinati con titoli più moderni riescono a integrare il passato con il presente del teatro.
I titoli più moderni sono invece Wozzeck di Berg, Il castello di Barbablù di Bartók in dittico con La voix humaine e la novità assoluta del Maggio: la versione lirica di Romanzo Criminale con le musiche inedite di Nicola Piovani; quest’ultimo sarà una produzione ispirata dal già esistente film e serie tratti dal libro di Giancarlo De Cataldo del 2002. Il compositore sta essendo affiancato dall’autore e, con la regia di Massimo Popolizio, il teatro sta sperando di comporre un titolo di successo; come ha citato Piovani “speriamo che venghi bene- Verdi”.
Per ultimi ma non per importanza il dittico di Pagliacci e Cavalleria Rusticana e il Giulio Cesare di Handel che è la più grande presenza barocca nella stagione. Con la regia di Davide Livermore prende però un’ambientazione insolita e il paesaggio viene sostituito a uno stile anni venti.
Cicli sinfonici e concerti
A condurre l’orchestra per i vari cicli sinfonici in programma numerosi direttori da tutto il mondo: Daniele Rustioni, Thomas Guggeis, Gianandrea Noseda, Teodor Currentzis, Michele Mariotti e Asmik Grigorian sono solo alcuni dei tanti nomi internazionali che lavoreranno con l’Orchestra del Maggio per le musiche di prossim anno. Davide Gatti, nuovo direttore musicale farà 3 opere quest’anno e, nella stagione 2026, sue splendidi cicli sinfonici di Beethoven e Mendelssohn. Nell’occasione del suo 90° compleanno Zubin Mehta dirigerà una sinfonia di Beethoven, la nona, ma nell’arco della stagione ne dirigerà altre 4.
Balletti e debutti
Quest’anno al Maggio debutteranno tanti nomi locali e internazionali: Valentina Carrasco con la regia di Un ballo in maschera affiancata dalla direzione di Emmanuel Tjeknavorian, Chiara Isotton nel ruolo sia di Tosca che di Amelia. James Conlon e Jessica Pratt tornano rispettivamente per dirigere Simon Boccanegra e come protagonista de Les Contes d’Hoffmann.Il programma del 2026 contiene anche due balletti: Pas de deux for toes and fingers con Svetlana Zakharova e Vadim Repin e, torna dopo alcuni anni, Roberto Bolle con Bolle and Friends.
A completare il cartellone il progetto per i giovani organizzato da Manu Lalli, che per il terzo anno consecutivo prende parte nella programmazione dell’anno lirico. Il progetto, ha lo scopo di portare a teatro le nuove generazioni per condividere questo genere culturale anche con loro; quest’ultimo è l’ennesima prova che negli ultimi anni, grazie alla direzione del sovrintendente Fuortes e di tutti coloro che lavorano con lui, il teatro sta tornando a essere parte dell’identità della nostra città integrandosi con i cambiamenti del mondo moderno e preservando la cultura centenaria che lo precede.