In America è stato da poco celebrato il Martin Luther King day, una festa tradizionale statunitense che ha luogo ogni terzo Lunedì di Gennaio, in modo da ricadere in un giorno vicino alla sua data di nascita, ovvero il 15 dello stesso mese. Essa è l’unica festività statunitense ad essere dedicata a un afroamericano.

La sua prima celebrazione risale al 1986, come conseguenza a una legge firmata nel 1983 dall’allora presidente americano Ronald Reagan, ma fu riconosciuta da tutti gli stati della federazione solo nel 1993. 

Quest’anno il MLK day ha avuto rilevanza molto particolare a causa dei movimenti black lives matter che si sono verificati nel corso del 2020, come afferma José Horacio Gomez, nonché presidente della Conferenza episcopale degli Usa, nel suo appello lanciato inneggiando alla non violenza e allo scegliere il modo giusto per combattere tutte le ingiustizie che deturpano l’intera società degli Stati Uniti.

Citando le parole dello stesso Martin Luther King, egli afferma che “Purtroppo è ancora vero che il colore della nostra pelle conta di più del contenuto del nostro carattere”, invitando i cittadini americani a prendere come esempio Martin per rispondere a queste ingiustizie, non usando la violenza come avvenne dopo l’uccisione di George Floyd in gran parte delle città statunitensi. Con queste stesse parole, Gomez si riferì anche all’attacco avvenuto il 6 Gennaio 2021 al Campidoglio, enunciando la “rabbia” accumulata dagli americani, e per ovviare a questa situazione di fermento sociale, afferma che  bisogna “Rinnovare l’anima di questa grande nazione” per combattere tutto questo odio.

Nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia mondiale in corso, che hanno impedito la celebrazione delle solite marce, parate e raduni politici, non sono mancati gli eventi per ricordare uno dei più importanti esponenti nell’ambito della lotta contro ogni forma di segregazione razziale. 

Per cominciare, la Brooklin Academy of music, ha organizzato numerosi eventi  distribuiti per tutta la mattina del MLK day, i quali sono stati trasmessi in streaming sul sito dell’istituzione. La sessione è iniziata col discorso di apertura di Alicia Garza, ovvero la fondatrice del Black Lives Matter Network, e poi si è conclusa con gli spettacoli di musica e poetry slam di Pj Morton, Sing Harlem! e tanti altri. 

La mostra “Marking Time: Art in the age of mass incarceration”, ha invece scelto di parlare della carcerazione, invitando a riflettere sul tema della percezione attuale della criminalità, coinvolgendo oltre 35 autori, tra cui Tameca Cole, Russell Craig, Mark Loughney, Gilberto Rivera e altri. Infine il Cleveland Museum of Art, il quale ormai partecipa alle celebrazioni con letture di poesie nei suoi canali web, ha partecipato con una ricca programmazione, mentre il Museum of the City of New York ha organizzato un workshop dedicato a tutte le icone simbolo della lotta per la conquista dei diritti civili, quindi non solo a Martin Luther King, ma anche ad altri esponenti, tra i quali troviamo anche Ella Baker e Malcom X, figure fondamentali che hanno aiutato in modo cruciale nell’ambito della diffusione degli ideali di pace e uguaglianza. 

Lo scopo del MLK day però non è solo quello di ricordare le ideologie e le grandi azioni compiute da tutti gli “eroi contemporanei” che hanno sempre lottato per far si che tutti gli uomini avessero gli stessi diritti, il suo scopo non è quello di essere un unico giorno in cui ricordare queste persone che hanno dedicato la loro vita per rendere migliore quella del prossimo, perchè l’obiettivo del Martin Luther King day sarà compiuto quando ogni giorno sarà il Martin Luther King day, quando ogni giorno saremo tutti uguali, quando ogni giorno non ci saranno più discriminazioni razziali. Solo a quel punto il desiderio di Martin Luther King si avvererà, e solo a quel punto, avremo finalmente un mondo migliore.

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