Roberto Mancini, nato il 27 novembre 1964 a Jesi, Italia, è una figura di spicco nel mondo del calcio, ha giocato un ruolo fondamentale nella rinascita e nel rinnovamento del calcio italiano. Con una carriera illustre sia come giocatore che come allenatore, Mancini ha dimostrato di possedere una straordinaria capacità di trasformare le sfide in opportunità.

Ha iniziato la sua carriera da calciatore nei primi anni ’80. Con un tocco elegante e una visione di gioco acuta, ha giocato in diversi club italiani, tra cui la Sampdoria e la Lazio. La sua carriera da giocatore è stata caratterizzata da successi, vincendo diversi trofei domestici e internazionali. Dotato di grande abilità nel segnare gol e creare opportunità ha catturato l’attenzione di molti, consolidando la sua reputazione come uno dei talenti più luminosi del calcio italiano.

Tuttavia, è come allenatore che Mancini ha veramente lasciato il segno. Ha iniziato allenando la Fiorentina, guidandola al successo in Coppa Italia e in Supercoppa italiana. Successivamente, ha preso le redini dell’Inter, portando il club a tre titoli di Serie A consecutivi.

Nel maggio 2018, Roberto Mancini è stato nominato allenatore della Nazionale Italiana di Calcio in un momento in cui il calcio italiano stava attraversando una fase di transizione. La nazionale aveva mancato la qualificazione per la Coppa del Mondo FIFA 2018, un evento che aveva scosso profondamente il mondo del calcio italiano. Il mister ha preso le redini in un momento critico, ma con una visione chiara per il futuro: ha preso quella che potremmo definire una “Nazionale di cartapesta” e l’ha trasformata nella più gioiosa macchina da guerra dell’ultimo Europeo di calcio. Un successo meritato, partito da lontano e coronato con una finale dominata.

Il cammino dell’Italia agli Europei 2020 è stato caratterizzato da gioco di squadra, determinazione e momenti indimenticabili che hanno regalato emozioni ai tifosi italiani e agli appassionati di calcio in tutto il mondo.

Nelle parole del C.T., è tangibile tutta la gioia del momento:

“Non mi rendevo conto che l’avevamo fatto veramente. La sofferenza dei rigori è stata terribile, con Vialli siamo amici da una vita, e penso che una cosa così bella e così grande nessuno dei due l’avesse mai fatta. Riportare la coppa in Italia dopo oltre 50 anni credo che sia una cosa incredibile”.


Il 28 maggio 2018, a San Gallo, contro l’Arabia Saudita, Roberto Mancini ha inaugurato il suo percorso sulla panchina della Nazionale italiana. In quel momento, forse neppure lui avrebbe immaginato di poter raggiungere una vittoria così rapida e significativa. Tre anni più tardi, a Londra, di fronte all’Inghilterra, le sue parole impresse di emozione, la sua incapacità di esprimersi con frasi coerenti, e le lacrime di gioia mentre abbracciava Gianluca Vialli hanno costituito la testimonianza più eloquente di un successo auspicato da molti, ma creduto da pochi.

Sotto la guida di Mancini, la Nazionale Italiana ha subito una trasformazione notevole. Ha introdotto uno stile di gioco offensivo, orientato al possesso palla e alla creatività. Ha anche promosso giovani talenti, rinnovando il la rosa della nazionale con giocatori freschi e talentuosi. Questo approccio ha portato ad un’impennata di risultati positivi, culminando nella vittoria della UEFA Nations League nel 2021.

Oltre ai successi sul campo, Mancini è noto anche per il suo impegno umanitario. Durante la pandemia di COVID-19, ha donato una parte del suo stipendio per sostenere gli sforzi contro il virus. La sua sensibilità umana si è riflessa anche nell’attenzione ai giocatori non solo come atleti, ma come individui con emozioni e responsabilità al di fuori del campo da gioco.

Roberto Mancini è molto più di un allenatore di calcio di successo. È un visionario che ha guidato la Nazionale Italiana attraverso una trasformazione significativa, riportando la squadra a competere ai massimi livelli. La sua eredità è destinata a essere ricordata non solo per i trofei conquistati, ma anche per il suo contributo umanitario e per l’ispirazione che ha fornito a una nuova generazione di giocatori e appassionati di calcio in Italia e oltre.

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