Ed è così che sabato 20 ottobre si conclude l’avventura del Leo alla fiera Didacta di Firenze. Durante quest’ultimo giorno abbiamo deciso di approfondire un settore della fiera a cui è stato dedicato un intero piano della struttura: il ramo dell’editoria scolastica. I libri, i testi e i siti da cui tutti gli studenti studiano sono una componente chiave nel sistema dell’educazione scolastica, e così come lo sono loro lo è anche chi li produce. Non poteva mancare alla fiera una sezione interamente dedicata quindi, a quelle compagnie che si occupano di quest’editoria così fondamentale. Non potevamo mancare in oltre noi del Leo incaricati di intervistare alcune di queste associazioni. Cosi, fra una caramella gommosa dello stand della Treccani e l’altra cominciano le nostre ultime interviste al Didacta di Firenze.

ACCADEMIA DELLA CRUSCA:

[Valeria Saura, responsabile dell’Ufficio Scuola dell’Accademia della Crusca]

Qual è il rapporto dell’accademia con le istituzioni scolastiche?

Noi facciamo tutti gli anni dei corsi di formazione con le scuole, prevalentemente toscane per motivi ovvi visto che la sede dell’accademia essendo a villa di castello a Firenze risulta meglio raggiungibile dalle scuole della zona. In oltre organizziamo dei corsi direttamente con gli studenti in cui questi vengono alla Crusca dove scegliamo dei temi su cui lavorare, come ad esempio abbiamo fatto col Liceo scientifico di Sesto Fiorentino e col liceo Gobetti di Firenze. Il tema scelto era sulla lingua di Galileo, che è stato il primo scienziato italiano a usare appunto l’italiano nelle sue opere (prima c’era solo il latino), è quindi molto importante conoscere le sue produzioni attraverso lo studio della lingua. Così i ragazzi hanno realizzato un piccolo dizionario delle parole usate da Galileo dove di ognuna di queste venivano analizzati: origine etimologica, significato e opere dove esse erano state utilizzate. Con un altro liceo in provincia di Siena abbiamo fatto un glossario delle parole di Leopardi in cui venivano analizzate le terminologie più tipiche fra quelle Leopardiane. Le attività da parte dell’accademia per la scuola sono quindi tante. Può capitare che ci chiamino da scuole, esterne e non alla Toscana, in cui andiamo direttamente noi a organizzare incontri con docenti e ragazzi a seconda degli argomenti che ci chiedono di approfondire.

Parlando della parte editoriale delle vostre attività: che generi di libri pubblicate per le scuole?

I libri che pubblichiamo per la scuola sono principalmente quelli qui esposti come ad esempio: ripubblicazioni di produzioni classiche come la Divina Commedia o le opere di Leopardi in versioni anastatiche, cioè uguali a quelle originali;  abbiamo infatti recentemente venduto il Decameron nella sua edizione del Cinquecento che è stata appunto ristampata. Facciamo anche pubblicazioni riguardanti il linguaggio attuale come ad esempio: i linguaggi artistici, quelli dei media quindi dei mezzi di comunicazione di massa, abbiamo anche pubblicato un’edizione del vocabolario storico della lingua italiana. Naturalmente tutto da noi verte nella direzione della cura, della difesa e della divulgazione di questa nostra lingua Italiana che sono lo scopo di tutte le nostre produzioni.

Vista l’entità del vostro lavoro è logico che le produzioni siano rivolte soprattutto alle scuole superiori, tuttavia lavorate anche con studenti ancor più giovani?

Certamente, l’accademia naturalmente comprende vari rami come quelli di chi si occupa dell’archivio o della consulenza linguistica. Ad ogni modo noi che ci occupiamo della scuola lavoriamo spesso anche con i bambini della scuola primaria. Abbiamo collaborato spesso nella realizzazione delle Olimpiadi di Italiano che si svolgono tutti gli anni, noi crusca ci occupiamo degli esercizi riguardanti il lessico quindi sulle parole e sulla lingua in sé.

Cosa significa Didacta per la vostra accademia?

Per noi è molto importante questa fiera perché ci permette di avere un contatto diretto con molte persone che a volte non sanno bene dove e cosa sia la nostra accademia,;sebbene molti professori conoscano bene la Crusca, ce ne sono comunque alcuni che non sanno bene cosa sia, come abbiamo potuto spesso costatare durante le due edizioni della fiera. Per noi questa fiera è quindi un modo per renderci più visibili in un ambiente che ha la necessità di sapere cosa è e come funziona la Crusca. Avere poi questo contatto diretto con le persone è molto più gratificante e costruttivo di quello distante rappresentato dalle e-mail e dalle comunicazioni via rete. Abbiamo un sito chiamato www.cruscascuola.it, ma sappiamo che non tutti i professori sono pratici nell’uso di questi nuovi sistemi di comunicazione; è bene comunque sfruttarne il più possibile e al meglio possibile i lati positivi

TUTTOSCUOLA:

[Giovanni Vinciguerra direttore di tuttoscuola]

Qual è il rapporto di Tuttoscuola con le istituzioni scolastiche?

Tuttoscuola dal 1975 è forse la più accreditata delle testate d’informazione dal punto di vista della scuola, si rivolge in particolare agli insegnanti e ai dirigenti scolastici, ma anche a genitori e studenti; abbiamo quindi un rapporto consolidato su tutto il territorio nazionale con le scuole.

Quali sono e da chi vengono scritte prevalentemente le vostre produzioni in ambito scolastico?

Le nostre produzioni vengono prevalentemente scritte da professionisti del settore come ad esempio professori universitari. Noi facciamo informazione attraverso: una rivista mensile, una newsletter settimanale ed un portale online chiamato appunto tuttoscuola.com :    pubblichiamo inoltre vari dossier, l’ultimo si chiama La scuola colabrodo e parla del numero critico di studenti che hanno abbandonato la scuola superiore statale dal 1995 ad oggi. Questi sono ben tre milioni e mezzo, una percentuale molto preoccupante sugli undici milioni che l’hanno iniziata. Le scuole dovrebbero infatti cercare di ricontattare i giovani che abbandonano gli studi anche quando questi hanno superato il limite di sedici anni per lo studio obbligatorio. L’abbandono scolastico è un grave problema per tutto il paese:  si evidenzia infatti nel dossier come un maggior numero di anni d’istruzione riduca consistentemente l’insorgere di malattie cardiocircolatorie ed il tasso di criminalità, cose che andrebbero quindi a diminuire i costi della sanità e della sicurezza per il paese.

Cogliendo la palla al balzo: vista l’importanza della faccenda, quali altri benefici porterebbe la riduzione dell’abbandono scolastico per il paese?

Per chi si è fermato alla terza media, il tasso di disoccupazione è il doppio di quello per chi raggiunge il diploma e il quadruplo di quello per chi raggiunge la laurea. Un minore abbandono scolastico ridurrebbe dunque i costi per sussidi vari come il tanto discusso reddito di cittadinanza. Un azzeramento totale della dispersione scolastica porterebbe a un aumento del PIL stimato dall’1,8% al 6,4% con un aumento dei benefici per tutta la popolazione. Se l’Italia dal suo 40% raggiungesse la stessa percentuale di persone con un lavoro della Germania che è del 52%, si verrebbero a creare sette milioni e mezzo di posti di lavoro in più. Quello che blocca la sensibilizzazione delle persone sull’argomento è proprio il loro non rendersene conto. I politici sanno che, per mancanza d’informazione, all’opinione pubblica l’argomento non interessa e di conseguenza si concentrano su altro ed il problema rimane.

Qual è il vostro rapporto con la fiera, cioè cosa è per voi Didacta?

Il nostro rapporto con la fiera è molto positivo, io penso che questa sia la fiera che mancava in Italia ed è molto importante che sia stata realizzata e che stia crescendo bene come si è potuto vedere quest’anno. Insieme a Repubblica e a IUL che è un ateneo telematico gestito appunto dall’università di Firenze, Tuttoscuola è media-partner dell’evento ed è felice di esserlo. Siamo quindi contenti di contribuire e di aver contribuito a questo successo. Didacta è un luogo d’incontro importante e qualificato, dove si pensa, si discute e si guarda lontano insieme a tanti esperti ed è quindi veramente una bella manifestazione.

EDITORIA LA SCUOLA:

[Caterina Lazzarini]

Qual è il rapporto dell’editoria La Scuola con le istituzioni scolastiche?

Come tutti gli altri editori con le istituzioni scolastiche abbiamo rapporti ufficiali. C’è un’associazione che ci rappresenta, l’Associazione Italiana Editori sigla “AIE” che ha organi rappresentativi eletti da ciascuna casa editrice.

Da chi vengono scritte prevalentemente le vostre produzioni in ambito scolastico?

Questo vale per noi come per tutte le case editrici scolastiche, i nostri autori principali provengono dal mondo dell’insegnamento. A volte universitario perché è da loro che spunta una migliore ricerca, ma molto spesso li affianchiamo con insegnanti di scuola perché siamo convinti che solo l’esperienza di tutti i giorni in classe possa mediare i migliori frutti di questa ricerca. Ci sono autorevolissimi libri di testo che hanno successo provenienti da insegnanti di scuola, noi stessi abbiamo tra quelli di maggior fortuna opere di storia che provengono da insegnanti preparati sul campo della scuola.

Parlando della parte editoriale delle vostre attività: che generi di libri pubblicate per le scuole?

Qui c’è molta differenza tra le sigle delle case editrici, ma noi La Scuola e oggi come gruppo, perché insieme a noi c’è la Serie Editrice, siamo più forti sul settore umanistico come storia e filosofia sulle quali abbiamo una tradizione lunga e quindi più esperienza. Oltre a questo noi trattiamo tutti gli ordini di scuola dalla primaria alla secondaria di primo e secondo grado.

Cosa significa per voi quest’esperienza a Didacta?

Per noi quest’esperienza è molto positiva, per il secondo anno consecutivo. Importante perché come vedete, abbiamo centinaia di contatti con insegnanti che vengono a chiederci notizie sulle nostre attività, i nostri libri e corsi di formazione (dove siamo molto attivi per tradizione della nostra casa editrice). Didacta inoltre non è solo una fiera dedicata ai libri di testo, ma è anche un’importante vetrina sul mondo con una grande affluenza. Noi abbiamo tenuto dei corsi di formazione gratuiti per gli insegnanti che sono stati molto partecipati. Erano corsi in particolare sulle nuove tecnologie/social – media applicate alla didattica un esempio Twitteratura (grandi classici della letteratura alla lunghezza di tweet).

Treccani:

Qual è il rapporto di Treccani con le istituzioni scolastiche?

Noi facciamo molti progetti con le scuole, infatti una delle nostre missioni è di titolare e diffondere la cultura italiana tramite iniziative gratuite. Abbiamo anche una fondazione “Ti leggo” che organizza incontri su temi importanti per gli studenti e sulla letteratura. Oltre all’enciclopedia tradizionale, Treccani ha sviluppato quella dei ragazzi, un prodotto editoriale pensato per gli studenti, un’altra testimonianza della nostra passione sul campo scuola.

Oltre alle enciclopedie operate anche su altre tipologie di testi?

Non facciamo manuali per la scuola ma ci sono: il vocabolario, libri di arte, abbiamo delle opere che si chiamano “Il contributo italiano” che racconta l’importanza di alcuni italiani in vari settori. Aggiorniamo costantemente il dizionario biografico degli italiani cioè la biografia nazionale e ovviamente abbiamo anche un portale online “http://www.treccani.it/ “ che mette a disposizione gratuitamente le nostre opere, per essere accessibili a tutti.

Da chi vengono scritte prevalentemente le vostre produzioni?

Abbiamo diverse redazioni al nostro interno come quella enciclopedica, del settore d’arte e così via,ciascuna ha una serie di autori che verificano e controllano le varie discipline.

Cosa rappresenta per voi quest’esperienza a Didacta?

E’ la prima volta che partecipiamo e ci siamo trovati molto bene, ci sono molti progetti interessanti e abbiamo avuto un buon riscontro da parti degli insegnanti.

Giunti:

Qual è il rapporto dell’editoria Giunti con le istituzioni scolastiche?

Da parte delle riviste scolastiche di Giunti Scuola, che coprono tutti gli ordini di scuola, il rapporto con gli insegnanti delle scuole italiane è molto stretto perché si tratta di prodotti e strumenti rivolti e dedicati a loro. Abbiamo tante espansioni web, dove gli insegnanti possono condividere le loro esperienze, metterle a valore e far conoscere loro progetti. Per quanto riguarda tutta la produzione per la scuola primaria con tanti corsi addizionali tra i più famosi e diffusi in tutta Italia, siamo comunque un editore leader nel settore scolastico .

Da chi vengono scritte prevalentemente le vostre produzioni in ambito scolastico?

Nelle riviste i testi sono scritti da esperti nel settore, sopratutto per quanto riguarda i temi, approfondimenti tematici da docenti, professori universitari e insegnanti stessi. Questo perché tutta la parte più didattica, quindi dove ci si occupa di strumenti operativi per l’insegnante, è curata da insegnanti validati da un compitato scientifico a livello nazionale e internazionale conosciuto nel panorama della scuola, cultura e pedagogia.

Tra quali generi spaziate nella vostra editoria?

Tutti gli ordini di scuola, si parla ai nidi d’infanzia ma anche ai genitori. La nostra casa editrice fa parte di un gruppo editoriale grande che comprende anche tutta la narrativa presente nello stand, che è dedicata ai ragazzi.

Poco fa è finito il convegno sulla lettura ad alta voce un progetto coordinato dal professor Batini dell’università di Perugia, un progetto partito oggi da Didacta rivolto alla primaria e alla secondaria di primo grado, che consiste nel leggere ad alta voce a scuola. È un progetto molto ambizioso che si articola in 2 parti :

La prima è di sperimentazione più complessa e strutturata ed è già partita in alcune città d’Italia. Oggi prende via una nuova sperimentazione più “soft”, molto interessante che vuol coinvolge molte classi a livello nazionale. Le scuole aderendo hanno la possibilità di ricevere a un kit/scrigno di libri e una formazione a distanza del prof. Batini , ma anche di tutti gli autori Colibrì (che è la collana che aderisce al progetto di lettura). Sarà possibile inoltre prendere parte al progetto e sperimentare questa cosa a partire dalla lettura anche graduale nelle scuole e alla fine della sperimentazione si coglierà con mano l’importanza a livello cognitivo, relazionale emotivo ecc. Una sfida importante ma di grande impatto e di rilievo.

Cosa rappresenta per voi quest’esperienza a Didacta?

Un bell’impegno, uno stand ricco di partecipazione e di persone che ci sono venute a trovare, si ringrazia sempre tutti perché importante incontrate le persone. Presentiamo vari prodotti di Giunti Scuola e Giunti Editore per il discorso della lettura con la collana Colibrì e Colibrini, i nuovi strumenti di lettura dedicati a questo progetto. Abbiamo poi, fondamentali, le nostre riviste: Nidi d’infanzia e Scuole dell’infanzia, La vita scolastica, Psicologia scuola e a proposito del settore psicopedagogico abbiamo Giunti-Edu che si occupa del mondo della psicologia nella scuola.

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