Sono le 8.46 di martedì 11 settembre 2001 a New York, un aereo sorvola il cielo di Manhattan a bassissima quota e colpisce la torre nord delle Twin Towers. Si scatena il terrore. Gli Stati Uniti d’America sono sotto attacco! Da quel momento in poi la storia contemporanea non sarebbe stata più la stessa.

Il mondo come lo conosciamo oggi è molto diverso da quello che era prima di quella fatidica data. La società occidentale è ora ossessionata dalla sicurezza; dopo gli attacchi dell’11 settembre è infatti stato adottato un massiccio rafforzamento delle misure di sicurezza in aeroporti e stazioni. La nostra visione dell’Islam è cambiata: oggi purtroppo si tende a vedere tutti i musulmani come dei fanatici sanguinari, ma non è così. Soltanto una piccolissima parte dei fedeli islamici sono terroristi, e questi sono visti come nemici da tutti gli altri milioni di musulmani che non ucciderebbero neanche una mosca. Oggi il Medio Oriente è una meta quasi inaccessibile per il turismo, a causa dei risvolti politici scatenati dall’attentato alle Torri Gemelle.

Le immagini drammatiche delle due torri gemelle che crollano sono state viste in diretta in tutto il mondo. Questo ha lasciato un segno indelebile nei ricordi di chiunque lo abbia vissuto. Per rendersi conto dell’impatto storico dell’11 settembre basta pensare che il suolo continentale americano è uscito indenne dalle due guerre mondiali del XX secolo e dalla Guerra Fredda; per la prima volta dalla guerra di secessione (conclusa nel 1865) era stato eseguito un atto di guerra non soltanto in territorio americano, ma nel cuore economico, militare e politico della potenza numero uno mondiale.

Con attentato dell’11 settembre 2001, o come lo chiamano gli americani “nine eleven”, si intende una serie di attacchi organizzati dalla cellula terroristica Al Qaeda contro gli USA. Nell’arco di poco più di un’ora quattro aerei commerciali, partiti da Boston e diretti nell’Ovest del paese, vengono sequestrati e dirottati: gli obiettivi erano la torre nord e sud del World Trade Center, le cosiddette Torri gemelle, a New York; il Pentagono e il Campidoglio (o la Casa Bianca) a Washington. Quest’ultimo bersaglio è l’unico che fu mancato, grazie al coraggio dei passeggeri, che impedirono ai terroristi di portare a termine il piano e si sacrificarono come martiri facendo cadere l’aereo in Pennsylvania. Il bilancio complessivo dell’attentato è di 2.977 vittime, con l’aggiunta dei 19 attentatori divisi fra i quattro aerei. In totale sono morte 2.606 persone solo fra le due torri gemelle, 246 passeggeri e 125 persone al Pentagono. Fra i soccorritori intervenuti a New York, il prezzo più alto è stato pagato dai vigili del fuoco del New York City Fire Department: 343 i pompieri caduti durante le operazioni di salvataggio dei cittadini. Le twin towers, alte 415 e 417 metri, erano un luogo di scambi e operazioni miliardarie e il simbolo del potere economico degli USA e della globalizzazione. Le immagini del loro crollo, avvenuto alle ore 10 circa (ore 16 italiane), e delle persone che, disperate, preferirono gettarsi dai piani più alti delle torri che rimanere avvolti dalle fiamme causate dagli aerei, entreranno in tutti i libri di storia.

Ma cosa era Al Qaeda e perché è stato fatto tutto ciò? Al Qaeda, in arabo “la base”, è un’organizzazione terroristica sunnita nata nel 1988 durante la guerra in Afghanistan contro l’Unione Sovietica. La guida era Osama bin Laden, un milionario fondamentalista saudita, il quale diresse gli attentati dell’11 settembre. Il movente che ha portato a dichiarare una guerra santa contro gli occidentali infedeli è il coinvolgimento degli USA in conflitti contro i musulmani, oltre al sostegno a Israele. Gli attacchi furono concepiti da Khalid Shaykh Muhammad, un altro membro di Al Qaeda, nel 1996 e furono deliberati e pianificati da Bin Laden a partire dal 1997: ben 4 anni per preparare tutto nei minimi dettagli. La data dell’11 settembre fu scelta o per la sua somiglianza con il numero telefonico di emergenza 911, oppure come riferimento alla battaglia di Vienna tra islamici e cristiani del 1683. Ma che cosa può giustificare un’azione del genere? All’interno della setta dei salafiti, c’è una minoranza, i jihadisti, che crede di poter usare la violenza in nome di Dio per poter raggiungere i loro scopi. I terroristi che si occuparono materialmente di dirottare l’aereo erano stati formati nell’aviazione negli Usa. Tuttavia, alcune informazioni probabilmente erano pervenute alle forze di intelligenze e all’FBI, ma gli investigatori del crimine e gli agenti di intelligence erano separati e non riuscirono a condividere le intercettazioni raccolte e a prevenire gli attacchi.

Immediatamente dopo l’11 settembre la risposta del presidente George W.Bush non si fece attendere: iniziava la guerra al terrorismo. Circa un mese dopo gli attacchi, gli Stati Uniti d’America guidarono una vasta coalizione nell’invasione dell’Afghanistan, allo scopo di rovesciare il governo dei Talebani, accusati di ospitare al Qaeda. Dopo 20 anni di guerra estenuante, gli americani hanno deciso di ritirare le truppe, lasciando nuovamente campo libero ai Talebani, che in pochi giorni hanno riconquistato il paese e hanno restaurato l’Emirato Islamico dell’Afghanistan. Inoltre, il 20 marzo 2003, gli Stati Uniti invasero l’Iraq perché volevano la deposizione di Saddam Hussein, il quale era da tempo visto con ostilità a causa di un suo ipotetico tentativo di dotarsi di armi di distruzione di massa (mai confermato) e del suo presunto appoggio al terrorismo islamista (rivelatosi infondato).

Uno degli obiettivi dei fondamentalisti islamici effettivamente era rovesciare il governo iracheno di Saddam Hussein, ma non avrebbero potuto riuscirci da soli.  Anche per questo decisero di eseguire gli attentati dell’11 settembre. Così hanno provocato la furia degli Stati Uniti, che hanno lasciato il Medio Oriente tra le macerie. Dunque gli USA non sono riusciti ad esportare il loro modello di democrazia in questi territori.

A 20 anni dagli attentati dell’11 settembre devono essere ricordate tutte le vittime, cadute per una guerra santa che non ha alcun senso logico; ma anche le persone civili morte a causa degli Stati Uniti in Medio Oriente non devono essere dimenticate.

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